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Cronaca Via Paolo Ferrari

Zona le Torri: finto tecnico del gas a caccia di anziani

Si presenta come addetto alla lettura dei contatori per poi "invitare" le sue vittime ad installare al soffitto un apparecchio per la rilevazione delle fughe di gas dal costo di 200 euro. Stessa dinamica anche in via Paolo Ferrari

"Buongiorno signora, sono qui per leggere i contatori del gas". E' solito presentarsi così l'uomo che in questi giorni ha percorso alcune vie di Modena munito di furgone mostrandosi come "lettore di contatori" per poi convincere gli anziani padroni di casa ad installare un apparecchio per la rilevazione delle fughe di gas alla modica cifra di 200 euro.

Il primo caso ha avuto luogo qualche giorno fa in zona le Torri, nei pressi della Polisportiva Gino Nasi: qui, il tecnico ha fatto visita a un condominio dove una coppia di anziani gli ha malauguratamente concesso ospitalità. "Signori, sto svolgendo verifiche sulla sicurezza nei condomini con una certa età" ha detto, trovandosi in un appartamento risalente agli anni '50. "Per questo motivo, dobbiamo predisporre il necessario adeguamento alle norme vigenti in materia installando questo apparecchio sul soffitto per la rilevazione delle fughe di gas. Non avete visto i volantini appesi all'ingresso del condominio?"; "Ma noi non abbiamo visto nessun volantino".

Ovviamente, tutto questo romanzo senza dare nemmeno un occhio ai dati riportati dal contatore: l'uomo ha proceduto quindi all'installazione di una scatola di plastica accanto al lampadario, nonostante i rivelatori di gas metano debbano essere installati a circa 30 cm di distanza dal soffitto (il metano è più leggero dell’aria) in direzione della possibile fuoriuscita del gas stesso. Terminata l'operazione, il tecnico è passato all'incasso rilasciando una bolla con i dati della ditta di cui sarebbe dipendente, una società regolarmente registrata con sede a Palazzolo sull'Oglio in provincia di Brescia. Società che è stata in seguito contattata dal figlio e dalla nuora della coppia di anziani che hanno riferito della scarsa trasparenza dell'addetto, restituendo l'apparecchio installato inviando regolare raccomandata: ora, la società ha 60 giorni di tempo per restituire la somma ricevuta.

Il tecnico, in seguito, è entrato nuovamente in azione la settimana scorsa in via Paolo Ferrari, a pochi passi dal centro storico, ma stavolta le cose sono andate diversamente, dato che ha suonato al campanello di un'84enne troppo vigile e memore dei frequenti avvertimenti sui truffatori lanciati dai mass media. Anche in questo frangente l'uomo ha annunciato di avere fatto visita per leggere il contatore del gas: entrato in casa, è stato fatto accomodare in cucina per potere visionare i contatori. L'anziana si sarebbe aspettata di vedere qualcuno impegnato ad osservare i dati munito di torcia e strumento per la raccolta dei numeri del contatore; invece, con sufficienza il tecnico ha dato un'occhiata veloce e sbadata per poi sedersi al tavolo della cucina ed estrarre un grosso libro dalla sua borsa per ripetere la consueta formula: "Siamo in giro per verificare la sicurezza dell'impianto" ha spiegato. Ma l'84enne non se l'è bevuta e ha replicato dicendo di avere già a disposizione un tecnico che effettua controlli annuali alla caldaia e che tiene un registro di tutti gli interventi eseguiti. Il tecnico rilancia, mostrando la famigerata cassettina per la rilevazione delle fughe di gas, ma l'anziana non ci sta e chiede il recapito della ditta e il cartellino identificativo. Messo alle strette, il tecnico è stato invitato ad uscire dall'appartamento dalla padrona di casa che non si è fatta mettere i piedi in testa. Inutile ricordare il costo richiesto per l'intervento: anche in questo caso, 200 euro.

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