ICity Rate 2017, Modena è l'ottava città più social d'Italia

I social network ci hanno letteralmente invaso e allora tra le classifiche e statistiche del futuro il rapporto tra i cittadini e l'uso dei social diventerà molto importante per capire dove le città stanno andando. E' così che dalla pubblicazione del rapporto ICity Rate 2017 scopriamo quali sono le città italiane più social di tutte, ovvero quali sono quelle nelle quali le persone utilizzano più spesso questi strumenti digitali. E per capire il ruolo fondamentale dell'Emilia pensate che dopo Torino, al secondo e al terzo posto ci sono due conterranee, ovvero rispettivamente Bologna e Ferrara. 

Certo Roma e Milano sono quelle con più fan/follower, mentre Venezia, Rimini e Firenze quelle con i maggiori utenti in relazione alla popolazione. Tuttavia anche Modena si difende per bene infatti è l'ottava città italiana per maggiore utilizzo dei social da parte dei suoi cittadini, considerare in generale Facebook, YouTube e Twitter. 

“Ma essere presenti non basta - commenta Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA - dare informazioni in maniera più rapida è ancora poco ambizioso, alle città serve acquisire le competenze e il coraggio di aprire i propri enti alle funzionalità realmente ‘social’ dei nuovi media: ascoltare e rispondere, accorciare la distanza tra la macchina amministrativa e chi vive la città. Per fare questo ci sono alcune regole da seguire, senza il rispetto delle quali l’apertura dei canali social non è che un omaggio tutto formale al ‘popolo dei selfie’, non certo un cambio di passo della governance”.

Scopriamo anche delle tendenze, come per esempio il fatto che è il social media più amato dalle città è senz’altro Facebook, scelto come canale di comunicazione da 85 comuni capoluogo, seguito da Twitter e YouTube sui quali si contano rispettivamente 73 account e 67 canali delle città. Ma le città si stanno affacciando anche su Istagram (21), Flickr (15) e Google+ (13). Per alcune città come Torino, Bologna e Ferrara la strategia social è articolata su più social network, ma per la maggior parte delle città italiane social media si traduce in: Facebook per segnalare eventi e iniziative; Twitter per dare informazioni e molto spesso per rimbalzare i contenuti postati su Facebook; You Tube per archiviare in play list le sedute del Consiglio andate in streaming.