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Libri, hi-tech ed alimentari: ecco cosa hanno regalato i modenesi

Tengono gli acquisti di libri, pc portatili, prodotti tipici e smart phone. Meno spazio sotto l'albero per elettrodomestici, abiti e preziosi: Confesercenti riporta acquisti in calo, ma senza il temuto crollo

Dicembre come da tradizione si conferma periodo di regali, ma in modo decisamente più sobrio quest’anno, rispetto a quelli passati. Nemmeno la settimana prenatalizia è stata capace di invertire una tendenza che per gli operatori del commercio si era già manifestata nei mesi precedenti, “E anche i regali dell’ultimo minuto - afferma Confesercenti Modena – sono stati merce rara nei giorni a ridosso del Natale”. La situazione modenese si presenta a macchia di leopardo: l'Unione Terre dei Castelli regge alla grande e in alcuni casi mostra segni positivi, stabili Modena città, Area Nord e Pavullo, difficoltà per Carpi e Sassuolo. "Difficile trarre un'unica tendenza vista la forte diversificazione di risultati tra le diverse categorie - evidenzia l'associazione - Alla fine di tutto, però, il segno meno rimane predominante".

CATEGORIE - Alimentare, giocattoli, libri, profumi, abbigliamento, elettronica di consumo, telefonia, elettrodomestici, gioiellerie ed infine bar e ristoranti. Questi i settori presi in esame da Confesercenti. Agli operatori è stato chiesto di esprimersi riguardo l’andamento delle vendite rispetto all’anno precedente, quali i prodotti più richiesti e quali invece hanno subito la maggiore contrazione. I settori in cui si è manifestata una certa stabilità sono stati l’elettronica di consumo, i libri, l’abbigliamento intimo e i giocattoli. In leggero calo rispetto alle aspettative, alcune tipologie di generi alimentari e la profumeria. Segni “meno”, purtroppo più marcati tra l’abbigliamento e le calzature, televisori ed elettrodomestici in genere, e i gioielli.

PIU' VENDUTI - Analizzando le diverse merceologie più vendute, nel settore dei generi alimentari (che complessivamente registra un -2%), spiccano quelli legati alla tradizione del Natale e della nostra provincia: zamponi, cotechini, tortellini e Parmigiano Reggiano che continuano ad essere un classico sulle tavole di modenesi per le feste. Meno vini pregiati (si è preferito da tradizione il Lambrusco) ma anche meno panettoni: vendite decisamente in calo quest’anno. Andamento in linea con il Natale 2010 anche per i commercianti che operano nel campo dell’elettronica: i tablet, risultano tra i prodotti maggiormente acquistati e desiderati così come le diverse tipologie di smartphone che vanno a soppiantare i telefoni cellulari di fascia media e bassa. Tra i settori che registrano un andamento stabile rispetto al 2010 troviamo poi i libri: best seller e politica, sono risultati essere tra i generi più richiesti.

MENO VENDUTI - Se l'anno scorso l'hanno fatta da padrone, oggi i libri di cucina faticano a ritagliarsi spazio. Forte contrazione per le vendite di elettrodomestici, in particolare i televisori: 15% in meno rispetto lo scorso anno quando l’arrivo del digitale terrestre aveva offerto al settore un ragguardevole sostegno. Si arenano inoltre gli acquisti di grandi e piccoli elettrodomestici (impianti stereo, aspirapolvere, frullatori, etc.). Segni meno anche nella profumeria, con cali medi intorno al -3%, mentre le note sono dolenti per la gioielleria con collane, anelli, bracciali e orologi solo per pochi (-18%, rispetto allo scorso anno) e il settore  abbigliamento e calzature. Ad eccezione dell’intimo che si mantiene in linea col 2010, maglioni, cappotti e scarpe invernali fanno un ulteriore balzo all’indietro con perdite medie del -15%. Si salva il settore degli accessori moda di stagione (guanti, berretti e sciarpe) che conferma il trend dello scorso anno.

RISTORAZIONE - Bar, ristoranti e locali pubblici, ribadiscono la tendenza registrata già nel dicembre 2010 e nella prima metà del mese, cioè quella di una diffusa abitudine a mangiare fuori casa nel periodo natalizio, compresi i giorni di Natale e Santo Stefano: numerose infatti le presenze nei locali, complice anche la rinuncia da parte di molti modenesi a trascorre le festività in vacanza, soprattutto all’estero. A diminuire però quest’anno sono stati pranzi e cene aziendali, prenotazioni ridotte drasticamente, in taluni casi anche della metà, come pure le ceste natalizie offerte dalle aziende ai propri dipendenti come strenna.

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