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"L’Alveare che dice sì!" il network dei gruppi d’acquisto 2.0 arriva a Modena

Produttori e consumatori a contatto diretto grazie ad una piattaforma online, per puntare sia sul prodotto locale che sulal convenienza. Il progetto si presenta anche in città

Combinare tecnologia e agricoltura sostenibile per accorciare la filiera, permettendo a chiunque di fare la spesa direttamente dai piccoli produttori del territorio: "L’Alveare che dice Sì!" è il progetto che sta diffondendo in Italia un nuovo modo per fare la spesa: tramite una piattaforma online produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero.

Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, progetto nato in Francia nel 2011 e sviluppatosi rapidamente a Torino e Milano, ed ora anche nella nostra città. Ad oggi sono più di 160 gli Alveari presenti in Italia, e 1300 i produttori che li riforniscono.

Dopo aver raggiunto già 62.000 consumatori in tutta Italia, è giunto il momento per L’Alveare che dice Sì! di sbarcare anche a Modena. Il primo Alveare nascerà al Luppolo e l’uva, ristorante ed Enoteca in zona Sacca. Dal 22 Maggio Alessandra Atti, Gestore dell’Alveare, ospiterà i produttori locali al Luppolo, dove ogni Martedì dalle 18:30 alle 19:30 avrà luogo la distribuzione. Già più di una dozzina di produttori si sono iscritti offrendo cosi una gamma di prodotti molto varia: frutta, verdura, carne, formaggio ma anche biscotti, vino, conserve o birra. Mercoledì 22 Maggio a partire dalle 18:30, gestore e produttori dell’Alveare nascente si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale un occasione per incontrare i produttori e la loro offerta.

Come funziona L’Alveare che dice Sì! - I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. Chiunque può diventare Gestore di un Alveare: dal libero professionista all’impiegato, dal pensionato allo studente. La gestione di un Alveare è un’attività complementare che prevede una remunerazione che può diventare interessante come reddito complementare; una professione della nuova Gig economy che per qualcuno è già diventata unica occupazione, permettendo al Gestore di “vivere di Alveare”.

L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, dal cinema al vivaio, fino alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella  promozione di uno stile di vita sano.

In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti, è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.

Chi è l’Alveare che dice sì! - L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2015 e incubata presso l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino. E’ un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La ruche qui dit oui”, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo: ad oggi sono più di 1000 gli alveari presenti Oltralpe. In Italia sono già sorti oltre 160 Alveari su tutto il territorio nazionale. Maggiori informazioni su: www.alvearechedicesi.it e sulla pagina Facebook.

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