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Appalti pubblici puliti: "Nel 2013 necessario cambiare passo"

Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale: "Il 2012 si chiude con procedure clamorose per l'assegnazione degli appalti che dichiarano corruzione e illegalità"

Insoliti ribassi per l’assegnazione di appalti, senza bando e con procedure ultra-veloci. Sono casi di illegalità e corruzione e purtroppo il 2012 nelle cronache modenesi ne è pieno. Vale per alcuni Comuni modenesi e per importanti Aziende e Consorzi: Hera, Burana, Aimag, Università, Provincia. Lo denuncia Franco Zavatti, Cgil Modena e coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale Su un volume di appalti che in provincia supera i 170 milioni di euro, uno su cinque risulta assegnato con una "procedura negoziata senza bando" e con sconti che vanno oltre il 20% sull'importo contrattuale base, fissato dagli Enti proponenti. Con punte di ribassi clamorosi che arrivano al 25-30% o che addirittura superano il 35%. Dobbiamo, forse, “ringraziare” il terremoto dello scorso maggio che per necessità contingenti, ha imposto adesso una regolarità per assegnare i lavori pubblici per la ricostruzione, ma anche per assegnare i necessari contributi dello Stato ai privati.

Il 2013 parte con un passo diverso e due importanti novità per combattere questi fenomeni e prevenire ogni tipo di infiltrazione economica. Proprio a fronte dei numerosi cantieri aperti dopo il terremoto, sono state stilate dal Ministero dell'Interno, novembre scorso, linee guida antimafia per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma. Tra queste c'è innanzitutto l'idea che gli appalti non debbano essere più strappati col massimo ribasso sul prezzo. Sguardo anche al lavoro che deve avere un costo congruo e nel rispetto dei contratti sindacali. Deve poi esserci completa tracciabilità di pagamenti e finanziamenti che si accompagna ad un attento monitoraggio dei possibili fenomeni di estorsione.

Si punta poi al massimo contrasto al lavoro nero e al moderno caporalato, organizzato da gruppi italiani e stranieri. Spazio poi alle "Liste bianche" di imprese regolari e pulite, ben dissociate da legami ed influenze malavitose. Estesi i controlli nei cantieri sulla regolarità di chi vi lavora, su mezzi, forniture e sicurezza. Infine necessità di tavoli provinciali fra Istituzioni e Forze Sociali rappresentative, per monitorare rischi e risultati. La seconda novità prevede l’attivazione del "rating di legalità" definito dall’Antitrust. Una vera e propria valutazione delle imprese che ne certificherà irregolarità, influenze mafiose, illeciti in materia di lavoro, sicurezza e fiscalità. La Cgil sulla scia di queste positive iniziative propone per il 2013 agli Enti modenesi, di assegnare “punteggi di vantaggio per le imprese concorrenti che rientrano nell'Albo del rating di legalità”. Se il 2012 ha mancato l’obiettivo in termini di procedure sicure per gli appalti pubblici, il 2013 vuole essere la svolta.

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