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Commercianti contro la nuova Coop di Vignola: "Un rischio per il territorio"

L'ampliamento del centro commerciale di Coop Alleanza 3.0 porta con sè le ormai consuete critiche da parte delle associazioni di categoria. Per Rete Imprese l'impatto sulla realtà commerciale del paese sarebbe sproporzionato

“Sono numerose le valutazioni da fare rispetto al progetto della realizzazione di una nuova Coop, che traslocherebbe dall’attuale centro commerciale “I Ciliegi” all’area antistante la Pam, con un aumento della superficie che dagli attuali 2550 mq passerebbe a 4500 mq, poco meno delle dimensioni del centro “Panorama” della vicina Sassuolo”. Anche Rete Imprese Italia della zona di Vignola, il coordinamento che Ascom Confcommercio Fam, Cna, Confesercenti, Lapam Licom, interviene su una vicenda sulla quale si sta giustamente concentrando il dibattito politico.

“Il primo punto da tenere in considerazione – continua la nota di Rete Imprese – è proprio l’impatto sulla rete commerciale vignolese, e non tanto su quella alimentare, ma su quella extralimentare (elettrodomestici, abbigliamento, casalinghi, articoli per la casa ed il tempo libero, giocattoli, librerie, somministrazione di alimenti e bevande). Un impatto che potrebbe coinvolgere anche il Centro Storico, sminuendo gli interventi ad oggi posti in essere per la rivitalizzazione di quest’ultimo, mentre è sicuro il fatto che il trasferimento della Coop metterebbe in ginocchio gli altri esercizi de i Ciliegi”.

Secondo le Associazioni di rete, poi, questo impatto rischia di ridurre anche i supposti benefici occupazionali. A questo proposito, va innanzitutto rilevato come precedenti esperienze abbiano già dimostrato come all’ampliamento delle metrature commerciali non corrisponda un analogo aumento del personale impiegato. Di sicuro, invece, questi grandi negozi determinano la scomparsa di piccoli esercizi, con famiglie che si ritrovano senza fonti di reddito e zone che rimangono prive di servizi utili soprattutto alle categorie più deboli, a cominciare dagli anziani. Sotto questo profilo particolarmente grave sarà l’apertura di un distributore a marchio Coop, che darà sì diminuire i prezzi dei carburanti, costringendo però i proprietari delle altre pompe a una concorrenza al ribasso che, passando attraverso l’installazione del self service, determinerà un calo del personale, oltre che una considerevole riduzione dei margini.

“Non ci sfugge – continua Rete Imprese – la portata degli interventi compensativi garantiti da Alleanza 3.0, ma invitiamo l’Amministrazione a valutare se davvero la realizzazione di nuove scuole, alle quali dovrebbero essere indirizzate le risorse messe a disposizione dalla Coop, valga i rischi che correrebbero tutte le realtà – e sono numerose, peraltro non solo del territorio vignolese – che sarebbero travolte dall’apertura di un centro commerciali di dimensioni tanto ampie. Sono temi che meritano un’attenta riflessione che possa eventualmente passare anche attraverso strumenti di partecipazione come i referendum comunali, perché riteniamo che le decisioni condivise siano comunque le migliori”.
 

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