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Economia

Crescono il patrimonio e i soci, il bilancio Abitcoop sorride

La cooperativa modense rafforza la propria posizione e si dota di nuovi strumenti nello statuto

Un valore della produzione pari a 15 milioni di euro, prodotto per lo più attraverso l’assegnazione in proprietà ai soci di 60 alloggi, e un utile di 656 mila 811 euro; lavori avviati per la realizzazione di 36 alloggi, e 68 alloggi consegnati ai soci, di cui 15 in godimento e 53 in proprietà. Sono questi i dati principali del Bilancio di esercizio 2016 di Abitcoop, principale cooperativa di abitanti della Provincia di Modena, presentati nei giorni scorsi all’Assemblea dei Soci.

“Considerato l’andamento del settore immobiliare in Italia - ha dichiarato il Presidente Lauro Lugli – consideriamo il risultato raggiunto nel 2016 decisamente positivo. E’ un risultato che riflette e dà la misura degli sforzi compiuti, ancora una volta, dalla nostra struttura per tenere sotto controllo i conti della cooperativa e contenere le spese di gestione. Dimostrando una grande capacità di tenuta.”

Quasi tutti gli interventi iniziati nel 2016 sono stati realizzati su aree di proprietà della cooperativa e per le quali erano già state sostenute, o erano in corso, le spese per l’urbanizzazione; nel corso dell’anno sono stati messi a bando 47 alloggi, ai quali si sono iscritti 392 soci. Dal punto di vista patrimoniale la Cooperativa si è ulteriormente rafforzata e appare molto solida, potendo contare su un patrimonio netto di oltre 52 milioni di Euro.

Il nuovo Statuto di Abitcoop - L’Assemblea dei Soci ha anche approvato, nella sua parte straordinaria, alcune fondamentali modifiche allo Statuto della Cooperativa. Modifiche che, pur mantenendosi nel perimetro normativo proprio della cooperazione di abitazione e salvaguardando il principio della mutualità prevalente, configurano uno scopo e un oggetto sociale idonei a cogliere con maggiore flessibilità le opportunità fornite dalle nuove leggi e dallo sviluppo di un mercato più articolato, adeguando la struttura gestionale e organizzativa di Abitcoop e valorizzando alcuni servizi offerti ( es. l’assistenza nella gestione dell’abitazione assegnata, la qualificazione nel tempo delle condizioni abitative e l’individuazione di nuove soluzioni abitative in relazione all'evoluzione delle esigenze dei soci ecc.).
“Questi anni di crisi del settore delle costruzioni e immobiliare e i cambiamenti culturali intervenuti nella società – spiega il Presidente Lauro Lugli – ci hanno fatto comprendere come per la cooperazione di abitanti fosse giunto il momento di avviare una riflessione profonda sul suo ruolo e sul modo di essere vicina alle fasce più deboli della popolazione. Il contesto è profondamento cambiato e gli interventi, in termini di politiche territoriali e nazionali che riguardano la nostra attività, si distinguono oggi per un approccio alla casa non più come bisogno primario da affermare, ma come bene da preservare e qualificare. Di conseguenza, anche la nostra mission doveva essere ripensata per essere coerente con nuovi modelli e stili di vita e con la differente sensibilità che anima gli utenti e i cittadini su questioni come l’ambiente, il risparmio energetico, la lotta agli sprechi ecc.. Su questo e sulle conseguenti novità che ritenevamo importante introdurre, ci siamo confrontati con i nostri Soci, che hanno condiviso le nostre proposte e il riassetto che ne è derivato.”

I soci - Nel corso del 2016 sono stati ammessi 240 nuovi soci, 203 dei quali di Modena: un numero che riflette l’ancora elevata domanda di case presente nel capoluogo e il forte radicamento e prestigio goduti dalla cooperativa. Tenuto conto dei 118 recessi, i soci al 31/12/2016 erano complessivamente 19.025.

Il Rinnovo parziale del CDA - Come ogni anno, l’Assemblea dei Soci ha poi proceduto al rinnovo parziale di un terzo del Consiglio di Amministrazione (pari a 5 componenti), secondo il principio di rotazione e i criteri di diversificazione previsti dall’art. 8 del Regolamento: due sono stati i consiglieri uscenti riconfermati, e tre i nuovi ingressi. Sostituito un consigliere dimissionario. 

Il futuro - Sono attualmente in corso di produzione 7 cantieri edili per complessivi 76 alloggi mentre sarà completato lo studio e l’appalto di altri 50 alloggi da far partire entro il 2017. Si tratta di interventi significativi per l’innovazione sia tipologica che tecnologica in materia di standard di comfort, indipendenza gestionale, risparmio nei consumi energetici. “L’obiettivo – afferma Ivano Malaguti, responsabile dei Programmi della cooperativa – è dotare le abitazioni di una sempre maggiore autonomia sia per effetto di una drastica diminuzione del fabbisogno energetico sia per l’ auto-produzione di energie alternative. Il traguardo, già in corso di realizzazione, è quello delle “case no gas”, dove la produzione energetica è demandata a impianti fotovoltaici più potenti, che alimentano pompe di calore in grado di coprire il fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda sanitaria e di fornire, in estate, l’energia per il funzionamento della climatizzazione degli ambienti. Il costante utilizzo nelle nostre case di impianti decentralizzati di ventilazione a recupero di calore, dotati di certificazione energetica CasaClima, consentono di migliorare notevolmente il benessere e la salute degli ambienti abitati.”

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