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"Brain waste", come non sprecare le competenze dei lavoratori stranieri

La presentazione del progetto al mondo delle imprese, giovedì 27 giugno a partire dalle ore 8,45 alla sala conferenze di via delle Costellazioni 180, presso il Centro per l’impiego di Modena

Valorizzare le competenze dei lavoratori immigrati qualificati per contrastare il diffuso fenomeno di “brain waste”, cioè il sottoutilizzo di capacità culturali e professionali che caratterizza l’occupazione degli stranieri, e dare loro maggiori possibilità di trovare lavoro. Ha questo obiettivo il progetto “Extra talent”, finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione, di cui ha Provincia di Modena è capofila, con il partenariato delle Province di Ferrara, Parma e Forlì-Cesena.

La presentazione del progetto al mondo delle imprese, giovedì  27 giugno a partire dalle ore 8,45 alla sala conferenze di via delle Costellazioni 180, presso il Centro per l’impiego di Modena, sarà l’occasione per fare il punto, più in generale, sul mercato del lavoro: dallo stato attuale della riforma Fornero agli incentivi alle assunzioni, dagli sgravi alle aziende ai servizi dei Centri per l’impiego. I lavori del convegno, aperti dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Francesco Ori, prevedono gli interventi  di Romano Benini, esperto di mercato del lavoro, di Chiara Bonacini, Francesca Roncaglia e Claudia Rinaldi, del team opportunità lavorative del Centro per l’impiego di Modena.

Attraverso un’indagine a campione, il progetto Extra talent ha individuato sui territori delle quattro province un elenco significativo di lavoratori stranieri qualificati, in possesso cioè di titoli di studio medio-alti (diploma o titolo di studio universitario) oppure con esperienze di lavoro in professioni qualificate o specializzate che si trovano in stato di disoccupazione o alla ricerca di una nuova occupazione più qualificata. Una volta selezionato il campione, il progetto deve “valutare” almeno 300 soggetti, avviandoli a un percorso di certificazione e riconoscimento delle competenze possedute, attraverso un ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Emilia Romagna. Alla fine del percorso, dietro superamento di un esame, i lavoratori immigrati potranno ottenere il certificato di qualifica professionale. 

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