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Progetto di chiusura di Equitalia, la Cgil ribadisce il proprio "no"

Per il sindacato Fisac/Cgil la società di riscossioni unica sul territorio nazionale resta "fondamentale per una politica fiscale giusta ed equa". Il sindacato resta contrario all'annuncio di Renzi di voler sopprimere la società

"Esiste ancora una politica che sa guardare oltre gli spot da campagna elettorale, tutelare il lavoro e valorizzare le professionalità quali valori fondamentali della nostra società?". A chiederlo è la Cgil regionale, che già in passato ha avuto modo di esprimere tutti i propri malumori riguardo al progetto di chiusura dell'agenzia, annunciato nelle settimane scorse dallo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il sindacato torna sul tema, fornendo la propria visione sulla questione.

"Per fare vincere una politica che sappia andare oltre gli slogan che considerano il fisco unicamente come nemico e non, invece, necessario e giusto contributo di tutti alla vita della collettività, la Cgil, da sempre impegnata nella tutela dell’interesse collettivo e nella difesa del lavoro rimane in prima linea nella battaglia in atto, con tutte le lavoratrici ed i lavoratori, insieme alle altre organizzazioni, per tutelare la dignità e le condizioni di tutte le operatrici e gli operatori del settore della riscossione dei tributi, e perché nel disegno di riforma oggi allo studio ne vengano tutelate e valorizzate le professionalità", scrive in una nota la Fisac/Cgil Emilia-Romagna. 

"È necessario che gli Italiani sappiano che Equitalia opera per lo Stato, e secondo le leggi dello Stato italiano, per consentire, grazie al lavoro dei propri dipendenti, non l'arricchimento privato, ma la raccolta di risorse per finanziare servizi a favore dell'intera collettività - prosegue il sindacato - I cittadini devono sapere che, comunque si chiami, occorrerà sempre un ente che svolga questa funzione, e che mantenere la funzione della riscossione distinta dall’attività dagli Enti accertatori consente, oggi, la giusta contrapposizione e terzietà dell’agente a puro vantaggio dei contribuenti".

Tanti sono i nodi irrisolti in un sistema che presenta certamente criticità che stanno a monte della stessa Equitalia, in un sistema fiscale non certo tra i più amati. "Il rapporto con il cittadino può essere sempre migliorato, ma per farlo non serve “cancellare” Equitalia, ovvero una struttura specializzata e professionale, bensì cambiare le regole che governano l'attività di riscossione, ovvero le leggi dello Stato. La vera sfida per il domani è indicare modalità che consentano di trattare chi è veramente in difficoltà diversamente da chi, invece, evade per scelta e/o professione! - chiosa la Fisac/Cgil - Questa è la proposta del sindacato che già la scorsa estate è stata portata all’attenzione delle istituzioni attraverso audizioni presso le Commissioni Finanze dei due rami del Parlamento, e che riteniamo possa consentire di aumentare le entrate per lo Stato, migliorare il rapporto con i cittadini e salvaguardare il lavoro e le condizioni delle migliaia di lavoratrici e lavoratori professionali".

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