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Economia Pavullo nel Frignano

Promozione turistica al palo, il Consorzio Valli del Cimone chiude e licenzia le lavoratrici

La segnalazione arriva dalla Cgil, che si dice preoccupata sul futuro: "Non c'è alcuna prospettiva concreta sulla creazione di un nuovo ente di promozione turistica"

Nel corso di incontri sindacali richiesti dalla Filcams-Cgil nelle ultime settimane sullo stato di crisi del Consorzio Valli del Cimone, è emersa purtroppo una situazione molto più complessa che non lascia presagire nulla di positivo né sul piano sindacale né sul piano politico. Lo sostiene lo stesso sindacato, che rende noto come le quattro lavoratrici attualmente in forza al Consorzio abbiano ricevuto la scorsa settimana le lettere di licenziamento, a fronte della situazione economica che porterà alla cessata attività per messa in liquidazione. Non è stata prospettata alcuna continuità occupazionale presso un nuovo soggetto di promozione turistica in quanto tempi e modi di creazione dello stesso ad oggi sono ignoti, confermando che nel corso dell’anno il Frignano si troverà senza il Consorzio che coordinava la promozione turistica. 

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio è composto da Comuni del Frignano, dalle Associazioni datoriali della Provincia (Lapam, Cna, Confcommercio, Confesercenti) e da soggetti privati. "Nessuno di loro a quanto pare si è preoccupato di trovare una soluzione che garantisca la continuità di un’attività vitale per il territorio montano - denuncia la Cgil - Dall’incontro fatto col Consorzio Valli del Cimone emerge un quadro desolante. Non c’è alcuna tempistica definita e ad oggi evidentemente nessuna certezza che le attuali lavoratrici possano essere impiegate nel nuovo ente che dovrebbe essere costituito, il condizionale è d’obbligo. 

"Non è possibile che il presidente della Provincia, Gian Carlo Muzzarelli, i sindaci dei Comuni e le Associazioni Datoriali coinvolte nel Consorzio Valli del Cimone abbiano deciso di non occuparsi delle sorti delle lavoratrici e dell’immediato futuro della promozione turistica sul territorio", chiosa il sindacato, che chiede l’immediata apertura di un tavolo istituzionale per risolvere la grave crisi che si è venuta a creare.

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