Fabbriche svuotate e trasferite nel weekend, 80 lavoratori restano a casa
La denuncia della Cgil sulla situazione della Arb2 e della Coan, che operano nel comparto tessile. Oggi l'improvvisa chiusura degli stabilimenti che ha lasciato in strada i lavoratori. Accuse del sindacato su presunte trattative "private" fra vertici e dipendenti "amici"
“Ennesima chiusura di un’azienda a Carpi, anche se stavolta si tratta di una doppia finta chiusura”. Così la Filctem/Cgil di Carpi denuncia la vicenda che sta interessando le due aziende carpigiane Arb2 e Coan che fanno capo al titolare Alessandro Bizzarri, con un totale di 90 addetti. Le aziende convivono in due capannoni situati sulla strada Statale Romana 413, ai civici n.41 e 35 e si occupano entrambe in modo particolare di stiro e imbusto per grandi case come la "Greda" e la "Navigare".
Da mesi le aziende versavano in uno stato di crisi e stavano fruendo della cassa integrazione ordinaria, “tra l'altro esercitata in maniera scorretta - afferma Sergio Greco della Filctem/Cgil di Carpi - ovvero utilizzando sempre le stesse persone e lasciando a zero ore un congruo numero fisso di lavoratrici e lavoratori, rei di essersi troppo legati al sindacato Filctem/Cgil e di non essere nelle grazie del capo del personale”.
Ma nulla faceva prevedere una fine tanto ingloriosa. Ovvero la chiusura improvvisa nella giornata odierna dei due stabilimenti senza che nessun lavoratore, o quasi, fosse stato avvertito. Con una mossa inaspettata, nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno, l'azienda ha infatti fatto intervenire camion e furgoni nella sede di strada Romana, trasportando macchinari e materiale presso una nuova sede, sita sempre a Carpi in Via Liguria 9.
"Eravamo al corrente di dover affrontare una crisi molto grande e di dover discutere di ulteriori ammortizzatori sociali e probabilmente di esuberi del personale", continua il sindacalista della Filctem/Cgil che da tempo aveva cercato di avviare un negoziato con i responsabili dell'azienda. I due però si sono sempre trincerati dietro un laconico "arriverà tanto lavoro e poi ne parleremo". La Cgil accusa il capo del peronale di “tramare nell'ombra, convocando in riunioni segrete alcune dipendenti, invitate a dimettersi dall'Arb2 o dalla Coan per essere assunte, sempre in gran segreto nella nuova azienda o con contratti diretti o tramite l'Agenzia Trenkwalder di Carpi”.
La Arb2 e la Coan lasciano di fatto senza lavoro, senza stipendio e senza Tfr ottanta dipendenti. Nel pomeriggio di lunedì 13 maggio i lavoratori si sono riuniti prima dinnanzi alla sede della nuova azienda in via Liguria e poi presso la Cgil di Carpi per discutere le strategie da adottare. Nella mattinata di oggi martedì 14 giugno sin è svolto un presidio dinnanzi alla sede che possiamo oramai definire "vecchia" e nei prossimi giorni vi saranno altre iniziative analoghe. Al presidio di oggi è intervenuto anche il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, che ha espresso solidarietà alle maestranze, dando la propria disponibilità per garantire la massima tutela dei lavoratori.