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Economia

Dopo 24 anni cambio al vertice per i Consorzi dei Lambruschi DOC modenesi

E' Claudio Biondi il nuovo Presidente del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi

A seguito della decisione di Pierluigi Sciolette di lasciare dopo 24 anni la guida dei Consorzi dei Lambruschi DOC modenesi,  Claudio Biondi è stato nominato Presidente del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
Nato nel 1960 a San Cesario sul Panaro, Claudio Biondi - imprenditore agricolo da 38 anni - dal 2015 ricopre il ruolo di Vice Presidente di Cantine Riunite & CIV, di Vice Presidente di GIV Gruppo Italiano Vini ed è Consigliere nazionale di LegaCoop Agroalimentare.  Altri incarichi ricoperti sono stati quelli di vice presidente di APOFRUIT Italia, importante società cooperativa del comparto ortofrutticolo.  

"Ringrazio Pierluigi Sciolette - ha dichiarato il neopresidente Biondi - per l'impegno e la lungimiranza che hanno caratterizzato i suoi mandati alla guida dei Consorzi per la tutela, la promozione e la valorizzazione del Lambrusco DOC. A lui e ai consiglieri che hanno espresso la loro fiducia eleggendomi, chiedo di starmi vicino con il sostegno, le proposte e i consigli che non vorranno farmi mancare. Sono però già in grado di indicare alcune linee essenziali  per i prossimi mesi: il primo tema è quello delle funzioni istituzionali che svolge il Consorzio – che quest'anno celebra i 50 anni di attività -  per salvaguardare il  Lambrusco e le attività imprenditoriali collegate a questa eccellenza del nostro territorio".     

"Il secondo tema è quello di individuare strategie possibilmente condivise per creare sviluppo e opportunità di miglioramento economico a favore di tutte le imprese del settore vitivinicolo.  In questo quadro si inseriscono le azioni di registrazione del marchio “Lambrusco” nei Paesi extra UE, la collaborazione con gli Istituti Universitari per la ricerca scientifica in campo agronomico e nelle fasi di produzione per affermare l'origine geografica del Lambrusco, il progetto di certificazione ambientale del territorio viticolo DOC, in buona sostanza garantire le scelte del consumatore.  Terzo tema di ampio interesse è quello della comunicazione: dobbiamo promuovere il Lambrusco   con l'obiettivo di dare visibilità  alla tradizione e diffondere la cultura del nostro territorio". 

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