rotate-mobile
Economia Medaglie d'Oro / Via Bellinzona

Urbanistica, i costruttori di Ance chiedono più investimenti pubblici

Convegno in Confindustria per fare il punto sul settore edile, snodo cruciale per l'economia modenese. Gli imprenditori fanno notare che relativamente all'ultimo periodo il bicchiere è "mezzo vuoto". Muzzarelli invita a riflettere su rigenerazione e riqualificazione dell'esistente

Il quadro resta di luci e ombre ma le incognite pesano. E, così, si torna ad auspicare una svolta. "Chiediamo che il Comune crei le condizioni per la necessaria evoluzione della città, non solo di tipo urbanistico: Modena ha bisogno di un piano di sviluppo per attrarre nuove imprese, posti di lavoro, per avere più reddito medio". Lo dice il presidente di Ance Modena, Giovanni Neri, oggi al convegno in via Bellinzona centrato sulla possibile "rigenerazione" urbana. 

Sprona il presidente di Ance Emilia-Romagna Stefano Betti: "Dobbiamo reagire, l'export ha prodotto un saldo positivo sui redditi pro capite ma dobbiamo lavorare affinchè i riscontri nei territori- evidenzia Betti- per tutti siano positivi, non solo per le grandi aziende che esportano". Il bicchiere è sempre in bilico, insomma: "In valori assoluti- osserva Betti- il bicchiere rimane mezzo pieno, soprattutto se ci confrontiamo ai dati nazionali. Ma è anche vero che, rispetto alla nostra realtà e alle nostre abitudini in questi territori, abbiamo sicuramente avuto una regressione in questo ultimo periodo: quindi, in valori relativi il bicchiere è mezzo vuoto. Dobbiamo lavorare per esprimere tutte le nostre potenzialità". Sulla legge regionale urbanistica, inoltre, il presidente regionale Ance avvisa: "Il saldo zero non ci spaventa, ma ho dubbi che i funzionari dei Comuni, soprattutto di quelli più piccoli, riescano a garantire le necessarie risposte. Servono almeno le Unioni dei Comuni, ecco". 

Su tutto questo, l'ex assessore regionale Muzzarelli incoraggia gli stessi costruttori così: "Abbiamo chiuso il 2016 con tutti i segni positivi: più export, turismo e meno disoccupazione, ora al 6,5%. Quando si parla di cambiamento- segnala il sindaco- tutti devono assumerlo. Noi, sui tempi e sulle modalità del lavoro della pubblica amministrazione, e anche le imprese, cercando di non pensare al mattone del passato ma alla città del futuro, dentro la rigenerazione e la riqualificazione".

Conclude il vicepresidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, numero uno degli industriali modenesi: "Il settore ha sofferto molto e non solo qui, dove con la ricostruzione post sisma abbiamo avuto anche effetti positivi. Più che altro, abbiamo dovuto lavorare insieme. È chiaro che questo delle costruzioni è tra i settori che soffrono di più- tira le somme Caiumi- e che non si vive di solo export. Quindi, ben vengano imprese multinazionali e internazionali competenti, capaci e pure attente all'equilibrio sociale".

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Urbanistica, i costruttori di Ance chiedono più investimenti pubblici

ModenaToday è in caricamento