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Martedì, 16 Aprile 2024
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Coop Alleanza 3.0 punta sui libri, spazio triplicato anche al Grandemilia

L'ipermercato modenese coinvolto nella "rivoluzione" voluta dalla cooperativa: esposizione curata e librai professionisti a consigliare i clienti. Ma il mercato si muove in direzione opposta

Librerie.coop, che conta 42 librerie, ha deciso di accettare la scommessa proposta da Coop Alleanza 3.0: mettere a disposizione della capo gruppo la professionalità acquisita negli anni per proporre spazi libri nei suoi ipermercati,  totalmente rivisti nell’assortimento e nel servizio. Si è partiti con alcune sperimentazioni negli ipermercati più piccoli negli scorsi mesi per arrivare il 2 dicembre ad avviare una vera rivoluzione nei 3 ipermercati di maggiore attrazione: Grandemilia a Modena, CentroNova a Bologna ed Esp a Ravenna.

Un nuovo formato in totale controtendenza all’attuale modello presente nei maggiori player italiani; si triplica il numero dei titoli presenti, si espongono i libri in modo chiaro e leggibile e soprattutto la vendita sarà assistita da librai professionisti.

Il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2017 presentato dall’ufficio studi AIE a Francoforte precisa che anche nel 2017 diminuisce il fatturato dei libri nella GDO, ma non il ruolo di questo canale: i banchi libri di supermercati e i grandi magazzini avevano avuto un ruolo fondamentale nell’intercettare, tra gli anni Ottanta e Novanta, un pubblico nuovo di lettori e di clienti che non entrava in libreria, ma che è poi migrato progressivamente verso canali con assortimenti e servizi maggiori. Ciò nonostante, quasi un milione di persone dichiara di comprare libri solo in Gdo, che rimane in alcuni casi, come nei piccoli comuni, il punto di vendita fisico più vicino dove trovare assortimenti sia pure minimi.

“Ricordo un’ intervista di un anno fa ad un grande editore italiano che rispose a proposito dei libri nei supermercati 'è una grande idea, è un bene che il libro diventi un abitudine, che stiano pure vicino al cartone del latte'. Leggere dovrebbe essere un gesto quotidiano, come fare colazione - dice il presidente Nicoletta Bencivenni, che aggiunge - Gli spazi libri di  cui parliamo non portano i libri vicino al cartone del latte perché abbiamo cercato ci ricreare un ambiente confortevole e piacevole, con la possibilità di sedersi e sfogliare un libro, un luogo che possa assomigliare il più possibile ad una libreria, pur sapendo che ci sono limiti strutturali, ma è reale l’intento di rendere l’acquisto del libro un gesto quotidiano come l’acquisto del pane e del latte".

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