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Economia Viale Ciro Menotti

Nasce il coordinamento tra comuni sedi della Fiat

A Torino convocati da Fassino tutti i sindaci che hanno aziende del gruppo, tra i quali Pighi per Modena e Bursi per Maranello: "Rilancio produttivo e occupazionale"

Il Comune di Modena farà parte del Coordinamento degli enti locali sedi di siti del gruppo Fiat che si è costituito ieri, mercoledì 5 dicembre, a Torino in un incontro convocato dal sindaco Piero Fassino al quale ha partecipato anche Giorgio Pighi insieme al sindaco di Maranello Lucia Bursi. “L’obiettivo dell’iniziativa – spiega Pighi – è interloquire con il governo, con l’azienda e con le organizzazioni sindacali per attivare e condurre, di concerto con Regioni ed enti territoriali, le iniziative necessarie al rilancio produttivo e occupazionale del gruppo”. Erano presenti all’incontro anche i sindaci di Atessa, Cassino, Cento, Grugliasco, Melfi, Pomigliano D’Arco, Pratola Serra, Termoli, Torino e Verrone.

Dopo un’analisi preoccupata delle prospettive produttive e occupazionali del settore auto in Italia, i sindaci hanno condiviso di ribadire “il ruolo centrale che l’Italia deve continuare ad avere per il Gruppo Fiat e i suoi siti produttivi, condizione imprescindibile per la salvaguardia dell’occupazione”, così come “la necessità che tutti i siti produttivi italiani vengano salvaguardati attraverso il rilancio degli investimenti di processo e/o di prodotto indispensabili al rinnovamento di gamma e alla competitività della produzione italiana, e confermano che non vi è nessuna competizione dei territori tra di loro perché è l’insieme delle specializzazioni che può garantire la competitività del sistema paese in un settore strategico come l’auto”.

Tra gli impegni assunti, quello di accompagnare sul proprio territorio “la ripresa produttiva con le azioni che saranno necessarie all’efficienza del sistema”, mentre l’auspicio è che “l’attivazione degli investimenti consenta l’apertura di una nuova fase nelle relazioni tra azienda e organizzazioni sindacali, basato sulla comune condivisione della necessità strategica della presenza in Italia di una grande e forte industria dell’auto e della consapevolezza che le relazioni industriali sono un’importante infrastruttura immateriale e una risorsa per la competitività e la coesione sociale”.

Tra le richieste dei sindaci anche quella di “una forte iniziativa del Governo: in sede europea per una strategia comune sulla sovracapacità produttiva, sull’innovazione e sul rilancio del settore auto; a livello nazionale attivando specifiche politiche che sostengano competitività e qualità dell’automotive, la più grande e completa filiera produttiva italiana”.

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