Affari in calo, il lento declino del mercato settimanale del Novi Sad
Una ventina i quesiti cui gli ambulanti hanno risposto, fornendo un quadro pessimistico. Pesano sulle attività: i costi di gestione, i mercati domenicali e festivi, le affittanze dei posteggi. Confesercenti: “Reinserire tabelle merceologiche e aumentare qualità dei prodotti in vendita”
Non si può certo dire che le cose vadano bene per i venditori ambulanti che ogni lunedì mattina riempiono l'anello del parco Novi Sad di modena. Almeno è questo il quadro che emerge dall’indagine condotta da ANVA-Confesercenti Modena, dagli oltre 160 questionari raccolti, compilarti e firmati, sui circa 300 che l’Associazione modenese dei Venditori Ambulanti ha distribuito nell’aprile scorso tra gli operatori del mercato settimanale del lunedì.
Modena: peggioramento, calo del fatturato e abusivismo - Il parere espresso dai commercianti ambulanti definisce una situazione per il mercato di Modena, certamente non positiva. È quasi la totalità degli intervistati (96,3%) a parlare di peggioramento nell’ultimo decennio, a partire dalle vendite e quindi dai fatturati. Il periodo di difficoltà economiche e la ridotta capacità di spesa delle famiglie, hanno pesato fortemente, e la ripresa anche in quest’ambito stenta a materializzarsi in modo concreto. Nei tre anni compresi tra il 2013 e il 2015, gli affari sono risultati in calo per la maggioranza degli intervistati, col 43% che ha segnalato flessioni anche del 30% e oltre. E ben poco rosee sono anche le previsioni per il futuro delle attività imprenditoriali, dove oltre il 73% parla di un’ulteriore recrudescenza. Al peggioramento inoltre, avrebbero contribuito: l’abusivismo - cresciuto negli ultimi 5 anni per il 76% degli operatori - che influisce sull’attività dell’86% degli imprenditori intervistati; le affittanze dei posteggi che per l’85% degli operatori monitorati ha significato un peggioramento della qualità dell’offerta merceologica del mercato, e la liberalizzazione delle tabelle merceologiche, bocciata da quasi il 65%.
I problemi, secondo gli ambulanti - Più o meno prioritari, diversi sono i problemi individuati ed emersi nel corso dell’indagine a cui sarebbe opportuno trovare soluzione. Al primo posto, la sicurezza del mercato, da migliorare per l’84% dei venditori e il degrado, da contrastare; quindi i costi di gestione, elevati per il 40% degli intervistati. Altro nodo i mercati domenicali e festivi, in città e provincia. Oltre il 63% degli ambulanti che hanno preso parte all’indagine li indica come un problema “sempre”; per il 15%, lo sono se non vengono pianificati ad inizio anno. La maggioranza, il 92%, ritiene che i mercati domenicali e festivi siano da regolamentare, dato che, sempre la maggioranza (e questa volta il 74%) afferma che tra Modena e provincia di “Mercati domenicali e festivi se ne tengono troppi.”
Gestione e rappresentanza - Un dato significativo e volendo in controtendenza, emerge dalla richiesta da parte degli intervistati di maggior tutela e promozione della categoria degli ambulanti. Quindi della necessità di avere al loro fianco e di essere rappresentati da un’Associazione imprenditoriale. Anche in questo caso è la maggioranza degli operatori ad esprimersi a tal senso: oltre il 70%. Altri spunti interessanti affiorati, riguardano invece la gestione del mercato di Modena. In primo luogo il 51,5% si è espresso favorevole per una gestione dell’area mercatale da parte del Comune, mentre il 38,6% da parte di un consorzio di operatori. Per rimanere in tema gestione, quella attuale del mercato del lunedì ad opera di un consorzio è giudicata buona dal 27,3% degli intervistati, mentre da migliorare per il 60% di quanti hanno risposto al questionario di ANVA. E restando sempre in quest’ambito un 52,7% di operatori, ritiene utile un rinnovo degli organi direttivi del consorzio.
Clientela e priorità di miglioramento - Attualmente la clientela del mercato settimanale di Modena è prevalentemente per metà abituale e per metà occasionale. Ad indicarlo, il 43% degli intervistati che non manca di far notare (sono l’80% in questo caso), come in prevalenza si tratti di consumatori o famiglie residenti in città o nei comuni limitrofi. Per aumentare i frequentatori e la qualità, occorre sicuramente pensare di migliorare l’attività del mercato, ed oltre alle questioni già citate relative a sicurezza, lotta al degrado e all’abusivismo, gli ambulanti indicano anche altre priorità. Tra queste: il reinserimento delle tabelle merceologiche visto favorevolmente da quasi il 60% degli intervistati; una maggior qualità della merce e dei prodotti, rispetto delle regole e incremento dei controlli (relativi a Durc, licenze, revisione mezzi, etc.), riduzione dei costi di gestione, meno affittanze, più promozione, posteggi ambulanti di dimensioni più grandi delle attuali, aumento dei parcheggi anche ad uso gratuito.