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Economia

La crisi dell'edilizia a Modena? Come se avesse chiuso mezza Ilva

Sauro Serri, Fillea/Cgil di Modena: "Al settore non arrivano risorse finanziarie e logicamente i posti di lavoro diminuiscono: nel modenese il calo è stato del 58%, quasi 7mila posti di lavoro in meno"

Il settore edile a Modena è in crisi. Questa, purtroppo, ad oggi è una certezza. Anzi lo è ormai da 5 anni. Al settore non arrivano risorse finanziarie e logicamente i posti di lavoro diminuiscono: nel modenese il calo è stato del 58%, quasi 7.000 posti di lavoro in meno.

La denuncia arriva da Sauro Serri segretario del sindacato edili Fillea/Cgil di Modena: “E’ sparito nel settore edile a Modena l’equivalente in posti di lavoro di mezza Ilva”. In primis Serri chiede il pagamento dei lavori pubblici già eseguiti con il superamento dei vincoli del Patto di Stabilità. Le banche non danno crediti alle imprese per la ricostruzione post-terremoto e questo può comportare che “imprese dotate di disponibilità finanziarie si aggiudichino i nuovi lavori e le modenesi rimangano escluse” e non solo, anche il rischio di infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici e privati con “strani” contratti a prezzi assurdi: “se i privati accettano di farsi fare lavori a 3 euro l’ora sanno che si mettono nelle mani di delinquenti” commenta Serri. Il segretario conclude: “Auspichiamo che i 6 miliardi di euro resi disponibili dalla Regione siano messi concretamente e velocemente a disposizione delle aziende tramite gli istituti di credito”.

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