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Maltempo, si contano i danni nei vigneti e nei pereti falcidiati dalla grandine

Coldiretti alle prese con l'ennesimo episodio meteorologico avverso, che ha recato gravi danni in diverse zone della Bassa

Il grave episodio di maltempo che con vento, pioggia e grandine ha colpito violentemente un’ampia fascia della provincia modenese non ha lasciato indenne la campagna. Lo rende noto Coldiretti Modena nel sottolineare che il temporale che si è abbattuto nell’arco di pianura che va da Novi a Concordia fino a Quarantoli toccando pesantemente anche S. Antonio in Mercadello e S. Possidonio, ha danneggiato frutteti (in particolare le pere), vigneti ma anche le coltivazioni estensive come il frumento, quando ormai mancano pochi giorni alla mietitura, il mais e le barbabietole.

Nelle aziende agricole Bottura di S. Marino e Mastrotto di Rovereto i danni principali si registrano nei vigneti dove sono caduti chicchi di grandine grandi anche come uova. I piccoli grappoli di uva – informa Coldiretti Modena - se non sono caduti a terra, sono stati danneggiati provocando vere e proprie ferite che aumenteranno il rischio di marciumi e il contagio di agenti patogeni con conseguente perdita di prodotto. In ogni caso, sottolinea Coldiretti, per arginare la diffusione delle malattie si rende necessario un trattamento che comporterà un aumento dei costi di produzione.

A S. Antonio in Mercadello, nell’azienda Mantovani, la furia del tempo si è abbattuta principalmente sulle pere. Anche in questo caso si è verificata rottura dei rami, perdita di foglie, caduta dii frutti e danneggiamento di quelli rimasti sull’albero. Le pere di piccole dimensioni - informa Coldiretti - hanno riportato lesioni che non verranno riassorbite ma, al contrario, aumenteranno con la crescita del frutto stesso andando ad inficiare la qualità futura del prodotto e conseguente svalutazione commerciale.

Nella bassa modenese, a Quarantoli, l’azienda Ferrarini ha subito l’allettamento completo del mais oltre alla piegatura di qualche impianto di vigneto a causa del forte vento. In zona San Possidonio, alla grandine, che anche in questo caso ha raggiunto le dimensioni di un uovo, si aggiungono i danni del vento con rottura di rami, perdita di prodotto ma anche danni alla strutture come per la cooperativa Cipof che ha visto volare letteralmente via alcune parti delle strutture.

Nell’attuale fase la grandine è l’evento più temuto dagli imprenditori agricoli per il rischio di perdita del raccolto proprio all’inizio della stagione. L’evento di ieri – sottolinea Coldiretti – è riconducibile all’andamento climatico anomalo che si manifesta con la piu' elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili - conclude Coldiretti Modena - diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.

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