rotate-mobile
Economia

Commercio in crisi, i modenesi spendono 2.000 euro in meno all'anno

Confesercenti presenta i numeri che svelano tutte le difficoltà del commercio sul territorio modenese. Dal 2011 ad oggi chiuse 431 imprese

Dal canto nostro – sostiene Marvj Rosselli Direttore provinciale di Confesercenti Modenariteniamo che la formazione e il continuo aggiornamento, in particolare in ambito digitale e tecnologico, unitamente alla capacità di intercettare i cambiamenti delle abitudini di consumo, contribuiscano a dare prospettive di maggior tenuta alle piccole attività. Tra questo ed il prossimo anno, la spesa delle famiglie potrebbe registrare un lieve recupero, anche grazie alle misure espansive adottate nell’ultima legge di Bilancio: al 2020 si stima un incremento potenziale della spesa media annuale di circa 140 euro. Nel breve periodo, dal trimestre in corso a quelli successivi, stando alle rilevazioni della Camera di Commercio di Modena, il 34% dei commercianti prevede un aumento di fatturato, il 52% stabilità nelle vendite e solamente il 14% ipotizza una diminuzione degli incassi. Inoltre allargando l'orizzonte temporale ad un anno, più della metà delle imprese (55%) auspica uno sviluppo positivo dell'attività, il 37% prevede stabilità e solamente il 9% si prepara ad una riduzione o al ritiro dal mercato. La previsione però non incorpora il possibile aumento delle aliquote Iva previsto dalle clausole di salvaguardia per il 2020 e non ancora scongiurato ufficialmente. L’aumento dell’Iva annullerebbe tutti i potenziali progressi, portando ad una riduzione della spesa delle famiglie di oltre 300 euro su base annua. Questo avrebbe un effetto devastante anche sul tessuto delle imprese del commercio modenese, con le prevedibili ricadute in termini di ulteriori chiusure di attività.”

Senza ripresa dei consumi interni, ad oggi ingessati, non ci può essere ripresa dell’economia – ribadisce Mauro Rossi, Presidente provinciale di Confesercenti Modenaragione che ci vede ora più che mai rinnovare la richiesta a tutti i livelli di misure specifiche di sostegno e incentivo per le piccole imprese, ancora parte portante ed importante dell’economia regionale e modenese, in particolare per il commercio al dettaglio, che tuttora paga i costi più alti della difficile situazione economica. Il rilancio dei consumi delle famiglie però passa prima di tutto attraverso l’occupazione. Ed è per questa ragione che i temi del lavoro devono essere posti al centro delle politiche di sviluppo del Paese e del territorio. Servono regole chiare e coraggio per ridurre il costo del lavoro e far ripartire le retribuzioni, in particolare i salari medi, quelli che hanno più sofferto durante la crisi. Riteniamo quindi opportuna la proposta di una flat tax sugli aumenti salariali al di sopra dei minimi contrattuali. Una detassazione degli incrementi retributivi per tre anni potrebbe lasciare nelle tasche degli italiani risorse che si trasformerebbero in una spinta ai consumi delle famiglie, ma va scongiurato l’aumento dell’IVA.”

Cambiano le abitudini di spesa, aumentano gli affari online, ma cresce purtroppo la propensione delle famiglie a rimandare gli acquisti e limitarsi allo stretto necessario. Consumi stagnanti che riflettono una economia nel complesso in stallo. Ma si può e si deve tornare a crescere - afferma il Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni e a far ripartire la domanda interna nel nostro Paese. L’imperativo è mettere più soldi nelle tasche di chi lavora, aumentare le possibilità di incremento del reddito e dell’occupazione. Per raggiungere questo obiettivo, però, siamo convinti che quella del salario minimo sia la strada sbagliata da percorrere. Dobbiamo far ripartire la contrattazione, non cancellarla: dunque sì, con convinzione, alla proposta di una flat tax sugli aumenti salariali al di sopra dei minimi contrattuali. Ma bisogna evitare di barattare la flat tax con l’aumento dell’IVA: la frenata dei consumi che seguirebbe l’incremento delle aliquote porterebbe alla scomparsa di altri 9mila negozi circa da qui al 2020 nel nostro Paese. Una tragedia annunciata, da schivare a tutti i costi”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commercio in crisi, i modenesi spendono 2.000 euro in meno all'anno

ModenaToday è in caricamento