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Riciclaggio, i dati locali fotografano una situazione sempre più nera

Le operazioni economiche sospette segnalate alla Banca d'Italia continuano a crescere in tutto il Paese. Modena no fa eccezione, con un aumento del 18,6% in un anno. Edilizia, industria e commercio i settori più problematici

L'ultima relazione Banca d'Italia-UIF, che raccoglie le segnalazioni delle "operazioni finanziarie sospette di riciclaggio e finanziamento del terrorismo internazionale", chiude l'analisi relativa all'intero 2015. L'anno che abbiamo alle spalle si chiude con una crescita nazionale del 15% sul numero delle segnalazioni sospette, che arriva a 82.428 segnalazioni. Ben l'83% di quelle segnalazioni "risultano attendibili e perciò non archiviate" ed inoltre, dato ancor più allarmante, triplicano quelle per sospetto finanziamento del terrorismo. 

In Emilia Romagna l'anno si chiude con ben 5.579 operazioni sospette e con un balzo del 17%, superando la media nazionale. Peggio di noi Lombardia, Campania, Lazio,Veneto e Piemonte. Il podio grigio delle nostre province regionali è occupato da Bologna con 1.294 segnalazioni a rischio - con incremento del 20% - Modena con ben 821 e un più 18,6%, Reggio Emilia con 788 e un più 29%.

“Numeri sconvolgenti, ma che non suscitano dibattito ed adeguata attenzione sociale, in particolare nel nostro mondo dell'economia e delle imprese – commenta Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore sicurezza e legalità Cgil Emilia-Romagna – Tanto più perché sono numeri che si collocano per il 56% nelle cosiddette "classi di rischio" medio e alto e che si rivolgono a "clienti" dei settori economici per noi centrali: edilizia, industria e commercio. 

Gli "importi medi" delle operazioni finanziarie sospette sono sempre nell'ordine di alcune decine di migliaia di euro, utilizzando bonifici,vendita/acquisto/trasferimento titoli, assegni e contante. Si parla degli stessi settori dove peraltro cresce il riscontro di lavoro nero, irregolare ed illegale, fonte riconosciuta e consolidata di "fondi neri" che poi dovranno essere in qualche modo riciclati e rimessi in circolo. 

Ultimo top-black in peggioramento, che purtroppo ci assegna l'investigazione della Banca d'Italia, riguarda l'interscambio di bonifici finanziari con i Paesi paradisi fiscali. 
Modena e Piacenza sono le uniche due province in regione col colore rosso per rilevare che il 15%-18% del totale dei bonifici provenienti dall'estero partono dai "paradisi". 
Ancor peggio, solamente la provincia di Modena - unica in regione e fra le sedici italiane - si distingue con una media del 25-30% di bonifici emessi verso paradisi fiscali che vedono, nell'ordine, dopo la Svizzera, Hong Kong e l'intera serie degli Emirati. 

Come si vede, un rischio molto elevato di crescente riciclaggio malavitoso che coinvolge da vicino e direttamente l'economia dei nostri territori . Sottolinea ancora avatti - E' perciò urgente superare l'incredulità e lo stare in disparte di alcune nostre Istituzioni e sopratutto delle principali rappresentanze economiche e produttive, per leggere e capire quei dati, la loro provenienza, il profilo di quei "clienti" ed imprese oggetto delle centinaia di segnalazioni sospette in ognuna delle nostre province. Solo così si potranno estendere e sperimentare "buone pratiche" efficaci di contrasto e di antimafia quotidiana e non da convegno”.

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