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Economia

Commercio. A Modena shopping natalizio con il segno più in molti settori

Recupero nelle ultime due settimana che hanno preceduto le feste, dopo una partenza in flessione. Bene ristoranti e profumerie, riprendono e si stabilizzano le gioiellerie (bigiotteria), i negozi di giocattoli e le librerie. Male l’abbigliamento

Vendite di Natale 2018: alla fine, lè stato un andamento a macchie di leopardo, ma nel segno della stabilità, quello che ha contraddistinto gli acquisti – tra regali, pranzi e altro - nel periodo che ha preceduto le festività. Con alcuni settori contrassegnati di un buon incremento, altri che si sono ripresi dopo un avvio in decisa salita rispetto all’anno precedente, ed altri ancora invece con flessioni più o meno marcate.

A rilevarlo è Confesercenti Modena che ha monitorato oltre un centinaio di attività commerciali tra il capoluogo ed i principali centri della provincia. Mettono il segno più i consumi a ristoranti, mentre flettono nei bar. Bene gli articoli di profumeria; nel segno della stabilità i giocattoli, i libri, le gioiellerie e l’elettronica (tutti tra luci e ombre, però) di consumo. Medesimo discorso per i generi alimentari. Col segno meno ed in diversi casi anche parecchio marcato, l’abbigliamento e il commercio ambulante. Positivo invece il turismo, con capodanno almeno in Appennino con tante prenotazioni. 

RISTORAZIONE. Rispetto all’anno precedente il settore nel periodo che ha preceduto le feste ha segnato un incremento del 10% tra cene e pranzi ed in alcuni casi anche superiore. Molte le cene aziendali, ma pure la scelta di cenare e pranzare a ristorante la vigilia e il giorno di Natale. I piatti prescelti ovviamente quelli della tradizione: tortellini in brodo e bolliti. Andamento positivo anche per i servizi di catering per le aziende. Più altalenante il trend dei consumi nei bar: in flessione per quelli più periferici, stabile con qualche lieve incremento invece per i locali  nei centri storici dove i brindisi benaugurali non sono mancati anche a base di lambrusco. Tra i ristoranti, almeno tra quelli monitorati per capodanno si va verso il tutto esaurito.

PROFUMERIE e GIOIELLERIE. Dopo un partenza prima in sordina è seguito un recupero importante nelle ultime due settimane con un incremento di 5 percentuali rispetto allo scorso Natale. Molto gettonate le confezioni regalo, complete di profumo, doccia o bagno schiuma e altro, anche di marca costosa, seguite dai profumi singoli, comprese le fragranze innovative e le creme corpo. Nelle’ambito della gioielleria è stata soprattutto la bigiotteria di alto di gamma – argento in particolare – ad essere scelta come regalo tra cui anche gioielli moda. Sempre meno oro e pietre preziose anche se non è mancata la vendita di qualche orologio di marca.  

GIOCATTOLI E LIBRI. Anche in entrambi questi settori il recupero c’è stato allineandosi con l’andamento dello scorso anno. Tra i giocattoli bene le costruzioni con mattoncini di tutte le misure, le bambole, giochi elettronici ed interattivi. Meno peluches e meno giochi di società. In libreria, saggistica e best seller su tutti, meno classici e libri di attualità.

ELETTRONICA. Posticipati per ora gli acquisti di tv ed elettrodomestici da incasso, se non in qualche caso, ad essere scelti da mettere sotto l’albero, non in numero eccessivo però, sono stati smartphone di ultima generazione e tablet. Regali rivolti in particolare a figli adolescenti a prevalere nel settore è la stabilità, ma rivolta verso il basso.  

GENERI ALIMENTARI. Scontato che la scelta sia ricaduta su quelli della tradizione – zamponi, cotechini, tortellini, panettoni, etc. – come pure sul fatto che un gran numero di ceste vendute contenesse questi. Meno l’andamento oscillante che hanno avuto gli affari rispetto altri anni. Stabili, nei supermercati dove l’orientamento è stato verso prodotti di medio/alto costo, discreti in talune gastronomie con incrementi del 5-10%, meno bene in altre con cali anche del 10%, rispetto al passato Natale. 

ABBIGLIAMENTO E CALZATURE. Nessun sollievo natalizio. Mentre ha tenuto e consolidato l’alto di gamma e fatto salvo per l’intimo o indumenti di stagione quali sciarpe e guanti, il settore riconferma l’andamento negativo della prima parte del monitoraggio con cali che oscillano dal 25% al 50% e oltre. In molti casi hanno influito: la stagione invernale partita da un mese circa e gli acquisti effettuati in occasione del Black Friday. Tengono le calzature in particolare quelle sportive.

AMBULANTI. Note negative quelle che arrivano anche da questo settore dove il calo degli acquisti rispetto al medesimo periodo del 2017 ha fatto registrare oscillazioni dal -10% al - 20%. Più lieve per chi proponeva generi alimentari o prodotti di marca. Preoccupante per tutti gli altri ambiti abbigliamento in testa.

TURISMO INVERNALE IN APPENNINO. In questo caso l’occhio corre già ai soggiorni per capodanno dove le prenotazioni – complici le previsioni di bel tempo e le piste ben preparate per gli amanti dello sci – sono già molte nelle strutture ricettive. Come pure per il periodo successivo dell’Epifania.  

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