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Economia

Internet, il Ministero del Lavoro oscura il sito web dplmodena.it

Disposta dal segretario generale del Ministero del Lavoro la chiusura dello storico sito web della Direzione Territoriale che dal 2001 ad oggi era stato visitato da 18 milioni di utenti. Proteste da sindacati e associazioni

Una decisione assolutamente incomprensibile priva di qualsivoglia logica. Non si possono utilizzare altre parole per commentare la chiusura del sito Internet della Direzione territoriale del Lavoro di Modena disposta ieri dal segretario generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ora, nella home page del sito si legge una nota stringata in burocratese finissimo a spiegazione dell'oscuramento "al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali e con riferimento agli obblighi di trasparenza ed ai profili di comunicazione e pubblicazione delle informazioni di interesse collettivo anche per quanto attiene agli Uffici territoriali". Ma "garantire una rappresentazione uniforme delel informazioni istituzionali" non era proprio quello che faceva il sito della Dpl che, in oltre dieci anni di attività, è stato visitato da 18 milioni di utenti?

SINDACATI - La decisione sconcertante presa da Roma ha suscitato molte perplessità dal mondo sindacale e istituzionale. La Cisl, in una nota, ha definito la scelta "incomprensibile", mentre la Cgil l'ha bollata come "grave e ingiustificata". "Non si capiscono le ragioni di questa decisione - ha commentato Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl -: attraverso il sito Internet della Direzione territoriale del Lavoro (ex Dpl) era possibile reperire dati, informazioni, riferimenti legislativi e normativi utili per chi, come noi, si occupa del vasto e complicato mondo del mercato del lavoro. Auspichiamo - conclude Coscia - che il Ministero del Lavoro colmi il vuoto informativo che si apre da oggi e diventi esso stesso un autorevole ed esauriente punto di riferimento per gli addetti ai lavori". A giudizio della Cgil di Modena, che "considera grave e ingiustificata l'improvvisa chiusura del sito Internet", il portale oltre a rappresentare "per diversi anni un importante ed autorevole punto di riferimento", ha anche "ospitato in diverse occasioni pareri di autorevolissimi esperti di materie giuslavoristiche. Auspichiamo un immediato ripensamento da parte del Ministero del Lavoro per quella che consideriamo una decisione miope ed immotivata".

MAIL DI PROTESTA - Contrarietà è stata espressa anche dall'assessore provinciale al lavoro, Francesco Ori: "Una chiusura incomprensibile di un servizio utile che era diventato un punto di riferimento non solo per professionisti e imprenditori, ma anche per gli uffici pubblici - ha dichiarato - Il servizio rappresentava la dimostrazione pratica della capacità di un ufficio periferico dello Stato di rapportarsi in modo positivo con le diverse figure che operano nel mercato del lavoro, compresa la Provincia". Il settore Lavoro della Provincia di Modena, ha concluso la nota, invierà una lettera al segretario generale del ministero del Lavoro per chiedere il ripristino del sito, la stessa cosa che farà anche il responsabile sindacale di Confcooperative Modena, Alessandro Monzani.

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