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Decreto liberalizzazioni: apre a Pozza di Maranello la prima impresa "srls"

Elisa Giovanetti, 29 anni, inaugurerà a giorni il suo nuovo locale di ristoro e intrattenimento grazie all'occasione offerta dal recente decreto, che permette a chi ha meno di 35 anni di aprire Srl a costo zero

Finalmente una nota positiva in questi tempi di crisi durissima per famiglie e aziende e disoccupazione imperante tra tanti giovani e giovanissimi. Sì, perché anche se la situazione italiana rimane complicata, per non dire drammatica, c’è un’opportunità che il nuovo decreto liberalizzazioni, approvato il 29 agosto scorso, ha offerto a tutti gli under 35 del nostro paese: aprire una Srl a costo zero, o meglio, sostenendo la spesa simbolica di un euro (la cosiddetta società a responsabilità limitata semplice). Per il governo Monti un modo per dare la possibilità ai giovani che possono permetterselo di inseguire un sogno, con la speranza che questo possa dare le basi per un soddisfacente futuro lavorativo.

A Modena è arrivata per prima Elisa Giovanetti, 29enne, che a breve aprirà a Pozza di Maranello il locale che sognava da una vita, di ristoro e intrattenimento post cena: “È un progetto che avevo da tempo – dichiara - e che finalmente sono riuscita a realizzare. Certo la possibilità di costituire una società e quindi avviare un locale, con una spesa così limitata esente dai costi notarili oltretutto, ha rappresentato un vantaggio. Le agevolazioni però si esauriscono quasi subito. L’iter burocratico è stato snellito solo parzialmente: per arrivare puntuale all’appuntamento dell’entrata in vigore del decreto ho dovuto muovermi anzitempo. Senza contare che le spese di registrazione e l’iscrizione annuale alla Camera di Commercio permangono tali e quali. Mi consola il fatto di avercela fatta nei tempi prestabiliti e di avere un’attività tutta mia”.

Insomma, certamente le cose si sono semplificate, ma, fa notare Confesercenti, di cui Elisa è giovanissima affiliata, si tratta di un miglioramento soltanto parziale, infatti quella offerta dal governo Monti “non è che una possibilità che, se da un lato non risparmia i ragazzi che ne vogliono fruire dal doversi destreggiare dai meandri della burocrazia e delle difficoltà che ancora sussistono per creare impresa in Italia, dall’altra come mostrano i dati non risolve l’emergenza rappresentata dalla disoccupazione giovanile”.

Bene quindi il decreto liberalizzazioni, ma si tratta soltanto di una goccia nel mare. L’associazione auspica che le azioni del governo si indirizzino verso una politica concreta volta alla crescita concreta del Paese, in cui l’occupazione giovanile abbia la priorità assoluta, soprattutto alla luce del fatto che soltanto nella nostra città il tasso di disoccupati under 25 sfiora quota 24%, e la situazione si aggrava ogni giorno.

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