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Economia Maranello

Il Cavallino verso Londra, Ferrari sogna un fisco in sterline

Le voci che si rincorrono da settimane circa un possibile trasferimento della sede fiscale della "Rossa" vengono supportate anche dal network Bloomberg. L'esperienza di Fiat-Chrysler e CNH tentano Sergio Marchionne

“Ferrari SpA sta considerando di spostare la propria residenza fiscale fuori dall'Italia per risparmiare sulle tasse”. L'indiscrezione è stata riportata oggi dal network d'informazione finanziaria Bloomberg, che avrebbe raccolto la notizia da fonti vicine all'azienda di Maranello

Nulla di certo, solo voci di corridoio che si rincorrono dalla data dell'addio di Montezemolo, con la conseguente gestione affidata a Marchionne. Ma l'esperienza insegna che una decisione di questo tipo non arriverebbe poi così inaspettata. Il Cavallino infatti, potrebbe seguire le orme del gruppo Fiat Chrysler, che ha registrato il marchio in Olanda, è stato quotato alla borsa di New York e si è stabilito a Londra per la materia fiscale (così come il gruppo CNH). 

Quasi superfluo commentare quale enorme danno di immagine – oltre che economico – rappresenterebbe per il nostro territorio e per tutta l'industria italiana una scelta industriale di questo tipo. Ma come ben sappiamo, le scelte strategiche del gruppo Fiat e della Ferrari sono ben distanti dai mercati stantii e dalle cartelle esattoriali pesantissime del Bel Paese. Basti pensare che il fisco inglese che ha “adottato” oggi gli altri due marchi dei motori nostrani permette un risparmio di circa il 20% in tasse. Soltanto nei prossimi mesi ne sapremo di più.

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