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Otto associazioni adesiscono  all'accordo nazionale, rientra la protesta nel settore alimentare

Anche i colossi modenesi della lavorazione delle carni hanno siglato un pre-accordo, convincendo così i sindacati a sospendere il blocco degli staordinari

Nella giornata di mercoledì sono arrivate a otto le associazioni industriali del settore alimentare che hanno sottoscritto l’accordo nazionale per l’anno 2020: Unione Italiana Food (multinazionali, come Granarolo, e pastifici), Assobirra, Ancit (tonno), Mineracqua, Assocarni (macelli, come Inalca), Assica (salumifici, come Grandi Salumifici Italiani), Una Italia (Gruppo AIA) e Anicav (conserve vegetali).

L’accordo nazionale siglato è una sorta di pre-accordo per l’anno 2020 che accompagnerà la trattativa vera e propria per il rinnovo del Contratto Nazionale. L’aumento mensile (21,43 euro in media) viene riconosciuto, con gli arretrati, dalla mensilità di dicembre 2019 e per tutte le mensilità del 2020.

A questo punto sono annullate le mobilitazioni sindacali nella maggior parte delle aziende alimentari del modenese che aderiscono o fanno riferimento ai settori interessati.

Oggi i rappresentanti sindacali aziendali della Flai-Cgil si riuniranno in videoconferenza per fare il punto sullo stato di applicazione dell’accordo e intensificare le mobilitazioni nelle aziende  afferenti ai settori delle bibite (Coca-Cola), del lattiero-caseario (Parmareggio), degli olii e dei mangimi che ancora non hanno aderito.

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