Stipendi dei dirigenti, la Fondazione Crmo tra le più “virtuose”
A certificarlo è un’inchiesta del Sole 24 Ore condotta sui bilanci 2012 e 2013 di tutte le fondazioni. Nel 2013 il rapporto tra le spese per i compensi e l’attivo di bilancio è appena dello 0,07 per cento
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è tra le più “virtuose” nella spesa per gli organi statutari. Lo certifica un’inchiesta del Sole 24 Ore condotta sui bilanci 2012 e 2013 di tutte le fondazioni italiane di origine bancaria. Il rapporto tra le spese per i compensi ai vertici della Fondazione (664 mila euro) e l’attivo di bilancio (967 milioni 719 mila euro) nel 2013 è appena dello 0,07 per cento. Rispetto al 2012 i compensi del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio d’Indirizzo e del Collegio dei Revisori sono scesi di circa 50 mila euro.
Nella graduatoria stilata dal quotidiano economico ai primi tre posti troviamo le fondazioni Banco di Sicilia, Banco di Napoli e Cassa di Risparmio di Jesi. Sono gli enti che, in rapporto all’attivo di bilancio, spendono di più per i compensi degli organi statutari. Il rapporto costo/attività è rispettivamente dello 0,62 per cento, dello 0,49 per cento e dello 0,47 per cento. A seguire le fondazioni di Teramo, Rieti, Ravenna, Alessandria, Spezia, Asti, Genova, Udine e Pordenone, Carrara, Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni, Fondazione di Ascoli Piceno e quella dell’Aquila.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena fa parte delle quindici fondazioni più grandi. Risultati migliori ottengono le tre fondazioni maggiori: Cariplo, Compagnia di San Paolo e CariVerona, rispettivamente con un indice dello 0,03, dello 0,02 e dello 0,06 per cento. Ma va tenuto conto che i loro attivi sono molto più alti: 7 miliardi e 395 milioni per Cariplo, 6 miliardi e 470 milioni per la Compagnia di San Paolo e 3 miliardi e 400 milioni per CariVerona. In Emilia-Romagna è solo la Fondazione Cariparma, con un attivo di oltre 995 milioni, a ottenere un risultato migliore della Fondazione di Modena: 0,05 per cento.
