Giorgio Vecchi, nuovo presidente della Camera di Commercio

Fumata bianca alla Camera di commercio di Modena. Il Consiglio camerale ha eletto poco prima di mezzogiorno Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio e fin qui (dal 25 luglio 2013) vicepresidente camerale, come nuovo presidente della Camera. Il Consiglio, nel quale oggi si registravano cinque assenze per ferie e impegni vari, raccontano i presenti, alla fine ha votato compatto ma si registra l'astensione di Cinzia Franchini, presidente nazionale Fita-Cna, che gia'' nei giorni scorsi aveva avuto modo di discutere sulla continuità di Vecchi rispetto al predecessore Cna Maurizio Torreggiani, dimessosi a inizio giugno.

Vecchi è stato eletto in prima votazione ed a scrutinio palese, modalità su cui si sono trovati d''accordo tutti i consiglieri, e resterà in carica fino al termine dell''attuale mandato e quindi fino al 9 luglio 2018. Il Consiglio ora si riunirà nuovamente il prossimo 26 luglio, per l'elezione di due componenti della giunta in sostituzione di due membri dimissionari in quota Cna e Coldiretti. Nello stesso giorno la giunta, cosi'' rinnovata, nominera'' al proprio interno un vicepresidente, che secondo le indiscrezioni iniziali sara'' targato Lapam-Confartigianato: il nome che circola è quello di Silvia Manicardi, presidente cittadina dell''associazione.

Intanto Vecchi, dopo la sua elezione, sta ringraziando i consiglieri per la fiducia manifestata nei suoi confronti e conferma l'intenzione di dare continuità al loro svolto sino ad oggi dagli organi camerali, sotto il profilo dell''efficienza ed efficacia dell''azione dell''ente a favore del territorio. Il tutto rilevando tuttavia la necessita' di valutare, come atto di responsabilità verso le imprese e di discontinuità rispetto al passato, eventuali correzioni ed adeguamenti al piano pluriennale approvato nel 2013 e conseguentemente alle strategie della Camera per meglio profilarle alle mutate esigenze delle imprese negli ultimi due-tre anni. Il neo presidente chiede inoltre la collaborazione del Consiglio di qui in avanti, esprimendo la volonta'' di coinvolgerlo nelle decisioni future "anche in sinergia con gli altri soggetti che operano a favore dell''economia, in particolare associazioni di categoria ed istituzioni"

(DIRE)