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Economia Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

Maserati, restyling dei modelli per salvare la produzione modenese

La casa del Tridente ha incontrato ieri - separatamente - le sigle sindacali, fornendo rassicurazioni sul piano produttivo degli stabilimenti di via Divisione Acqui. Soddisfazione Cisl, scetticismo Fiom

Nel pomeriggio di ieri, martedì 27 settembre, si è svolto l'attesissimo e più volte invocato incontro tra la direzione aziendale di Maserati e le sigle sindacali. I tavoli di confronto sono in realtà stati due: uno nel primo pomeriggio con tutte le sigle sindacali capeggiate dalla Cisl e un secondo a seguire, con i "ribelli" della Fiom/Cgil, che da anni intrattengono relazioni tumultuose all'interno del gruppo Fca. Anche le reazioni sono state diversificate, come era prevedibile.

La Cisl si è subito detta soddisfatta per decisione Fca di continuare attività a Modena per tutto 2017: "Giudichiamo positiva la decisione di Fca di non cessare le produzioni di Maserati GT e Gran Cabrio a Modena e continuare l’attività con modelli di restyling almeno per tutto il 2017 con l’attuale forza lavoro, al netto di distacchi in Ferrari o trasferimenti in altri siti del gruppo, ha spiegato il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale, Giorgio Uriti. Nei primi tre mesi del 2017 – ha illustrato Uriti – si farà ricorso a un ammortizzatore sociale al fine di preparare gli impianti modenesi alle future produzioni restylizzate. Fca ci ha comunicato anche che l’Alfa 4C manterrà i volumi e che intende confermare l’attuale numero di persone occupate a Modena, senza cioè scendere sotto quota 250 lavoratori.

"La notizia del proseguo delle produzioni di Maserati GT e Gran Cabrio con versioni restyling – aggiunge il segretario nazionale Fim Cisl Raffele Apetino, presente ieri a Modena – è un elemento temporale importante affinché anche lo stabilimento di Modena abbia la giusta ricaduta industriale entro il 2018, come previsto dal piano industriale del gruppo Fca. Noi della Fim non molleremo di un centimetro la discussione per consentire ai lavoratori Maserati di uscire dal guado della cassa integrazione".

Vede aspetti positivi anche Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena, che parla di "punti di avanzamento" rispetto alle previsioni pessimistiche dello scorso anno. Ma non mancano le critiche: "Ci sono ancora elementi di criticità e di incertezza che la Fiom ha evidenziato, quali il blocco produttivo da gennaio ad aprile 2017, richiesto per adeguare le linee al restyling dei due modelli Gran Turismo e Gran Cabrio, che aumenterà il già pesante ricorso agli ammortizzatori sociali (in media 7/8 giorni al mese per un numero massimo di 100 lavoratori). Negativa anche la risposta alla nostra domanda – continua Pizzolla - di conoscere i futuri volumi di produzione Maserati per compararli con quelli attuali, per capire meglio se almeno da maggio 2017 la nuova produzione potrà essere in grado auspicabilmente di azzerare o almeno di diminuire l'uso della cassa integrazione”.

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