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Economia

Inflazione Modena, +0,2% su base tendenziale annua

È uguale la variazione su base congiunturale mensile rispetto a febbraio. Calano telefonini, fiori e articoli sportivi. Aumenti per bar, ristoranti e servizi medici

L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), calcolato nel mese di marzo 2014 dal servizio Statistica del Comune di Modena, ha fatto registrare una variazione del + 0,2 per cento su base tendenziale annua e uguale variazione su base congiunturale rispetto al mese di febbraio.

Prendendo in esame i dati del mese rilevati per le 12 divisioni prese in esame si riscontra la stessa percentuale in calo (-0,2 per cento) sia per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, sia per “Bevande alcoliche e tabacchi”. Nel primo caso, La divisione risulta in diminuzione per ortaggi, zucchero, caffè, cioccolato e dolciumi, mentre sono in aumento carni, pesce, latte e formaggi, oli e grassi e frutta. Nel secondo caso la divisione è in diminuzione per il calo delle sigarette e del vino spumante, ma sono in aumento gli alcolici e le birre.

L’aumento percentuale più forte, dovuto a ristoranti, bar e simili e ai servizi alloggio, si è riscontrato per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0.7 %), seguita dalla divisione “Abitazione, acqua ed energetici” (+ 0,6 %), principalmente per le spese condominiali rilevate nel nostro comune ed elaborate dall'Istat, mentre è in diminuzione il gasolio da riscaldamento. Cresce anche (+ 0,5%) la divisione “Servizi sanitari e spese per la salute”, nella quale sono in aumento i servizi medici e paramedici, e in diminuzione gli altri prodotti medicali. La divisione “Abbigliamento e calzature” (+ 0,4%) risulta invece in aumento per i primi arrivi sul mercato dell'abbigliamento primavera/estate e per le riparazioni delle calzature.

Stessa percentuale in crescita (+ 0,1%) per “Mobili, articoli e servizi per la casa” - dove il lieve aumento è dovuto a mobili, piccoli elettrodomestici e riparazioni di apparecchi per la casa, mentre sono in calo articoli tessili e materiale elettrico per la casa – e per “Altri beni e servizi” dove il leggero aumento si è rilevato per servizi di parrucchiere, prodotti per la cura della persona e oreficeria. Invariata la divisione “Istruzione”, il calo più sensibile si è registrato alla divisione “Comunicazioni” (- 1,1%), a completa rilevazione nazionale, per la diminuzione degli apparecchi di telefonia mobile. Altra contrazione (- 0,4%) alla divisione “Ricreazione, spettacolo, cultura”, nella quale la diminuzione è dovuta ai cali di pacchetti vacanze e di servizi ricreativi e sportivi (rilevati dall'Istat), e di fiori e articoli sportivi. In controtendenza si sono registrati aumenti per libri e giornali (a rilevazione nazionale), strumenti musicali, giochi e giocattoli, servizi per animali domestici, servizi culturali, articoli di cartoleria.

I dati mensili sull’inflazione elaborati anche per frequenza d'acquisto dei prodotti, dal punto di vista congiunturale mensile registrano, rispetto al mese di febbraio, nessuna variazione per quelli acquistati ad alta frequenza; un aumento (+ 0,4 %) per quelli a media frequenza; e un aumento più lieve (+ 0,1 %) per quelli a bassa frequenza di acquisto. Dal punto di vista tendenziale annuo, invece, l’aumento è di + 0,1 % per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, di + 0,6 % per quelli a media, mentre c’è una diminuzione (- 0,3 %) per quelli a bassa frequenza.

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