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Economia Carpi

Non riconosciuti i contributi da voucher, l'Inps nega la pensione

Il caso particolare ha riguardato un lavoratore che si è visto rifiutare la pensione dalla sede Inps di Carpi, nonostante i requisiti in regola. Il problema sarebbe proprio negli stipendi incassati attraverso i buoni-lavoro. La denuncia di Inca/Cgil

Il dissesto del mercato del lavoro italiano ha portato una serie infinita di problematiche, alle quali ora si aggiungono ulteriori difficoltà legate ai voucher. Da Carpi arriva notizia di un caso allarmante, che ci si augura legato ad un mero errore burocratico. La denuncia arriva ancora una volta dalla Cgil locale, che segnala l'impossibilità dell'Inps di accreditare i contributi derivanti dai buoni-lavoro.

E' il caso di un lavoratore che ha maturato la possibilità di andare in pensione ad inizio 2017, ma che nell'ultimo periodo della propria carriera lavorativa – proprio in seguito alla crisi e alle scelte politiche conseguenti – è stato pagato attraverso i voucher. Gli uffici dell'Inps hanno però congelato la sua posizione, perchè “non risultano versati i contributi”.

Quale sia il problema, purtroppo non è dato a sapersi. Quello che è certo è che il lavoratore ha presentato domanda in tempo utile, che il diritto a pensione è maturato. Altrettanto certo è che la sede Inps di competenza ha respinto la richiesta perché non risulta raggiunto il requisito a pensione. Dopo i dovuti accertamenti da parte del patronato Inca Cgil, risulta che la sede Inps di Carpi che ha in carico la domanda di pensione non è abilitata all'accredito dei contributi da lavoro a voucher e sta attendendo segnali dalla sede nazionale. 

Un caso preoccupante, come detto, che presta il fianco a nuove critiche da parte del sindacato, che si è anche fatto promotore del referendum per l'abolizione dei voucher. A Modena nel 2016 sono stati circa 3 milioni i voucher venduti, si tratta del secondo dato in regione dopo Bologna. Più della metà sono stati utilizzati in “attività non classificate”, comprendendo settori quali l’edilizia, l’industria e il manifatturiero, mentre risultano residuali l’utilizzo nel commercio (12%) turismo (11%) attività agricole (2%). 

Nato come particolare modalità di prestazione lavorativa per regolamentare le prestazioni lavorative definite accessorie, non riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario, il voucher ha valore netto di 10 euro. In favore del lavoratore vanno 7,50 euro che corrispondono al compenso minimo di un’ora di prestazione. Sono garantite la copertura previdenziale presso l'Inps e quella assicurativa presso l'Inail. Il voucher non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito dell'Inps (disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari ecc…), ma è riconosciuto ai fini del diritto alla pensione

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