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Martedì, 23 Aprile 2024
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Commercio, protesta dei lavoratori della grande distribuzione

Domenica pomeriggio di contestazioni nel parcheggio del centro commerciale GrandEmilia: volantinaggio di una cinquantina di lavoratori per sensibilizzare i cittadini sul problema delle aperture selvagge

Centri commerciali sempre aperti, 8 ore di turno senza obbligo di pausa, zero nuove assunzioni, più ore di lavoro, meno servizi e possibilità nulle di godersi un fine settimana in tranquillità con la propria famiglia. Queste le condizioni precarie denunciate nel pomeriggio di oggi, 7 ottobre 2012, in un presidio di protesta organizzato dal Cals (Comitato Anti Liberalizzazioni Selvagge, attivo in Veneto, Abruzzo, Piemonte, Puglia e Sicilia) nel parcheggio del centro commerciale GrandEmilia.

I lavoratori, un'ottantina circa, per lo più dipendenti delle gallerie dei maggiori ipermercati della provincia, hanno portato alla protesta famiglie intere con tanto di bambini a seguito muniti di fischietti e cartelli, oltre ad esponenti del Filcams-Cgil e del Movimento 5 Stelle: "La domenica siamo soli senza i nostri genitori"; "Riempi il cervello, svuota il carrello"; "Mamma anche oggi lavori? Allora niente gita" e così via. Con solerzia e costanza, i manifestanti hanno distribuito volantini agli automobilisti e ai clienti diretti verso il centro commerciale: "Alla domenica non andate a fare la spesa, andate al lago, andate a funghi". Non solo protesta, ma anche proposta: "Le aperture domenicali - recitava  il volantino distribuito - se fossero meno costanti nel tempo, sarebbero più sopportabili per i lavoratori e se fossero a rotazione nella stessa città, garantirebbero un servizio utile per tutti". A sostegno della richiesta di modifica dell regole, una raccolta firme che, finora, a livello provinciale, ha raccolto circa 4mila firme: "Altrettante - hanno specificato gli organizzatori della manifestazione - verranno consegnate in queste ore dai parroci modenesi".

"Lavorare in galleria significa essere penalizzati in famiglia - ha spiegato Valeria Ferrarini, referente Cals, dipendente di un negozio in galleria ai Portali - Non si riesce a fare la rotazione che fa l'ipermercato, capite di dovere lavorare quattro domeniche di fila prima di avere il riposo oppure, addirittura, anche 12 giorni consecutivi prima di potere rimanere un po' a casa". I problemi sarebbero iniziati l'inverno scorso, quando, con il decreto Monti, "dall'oggi al domani ci siamo visti recapitare una circolare in galleria che, da quel momento in poi, avrebbe stabilito aperture continue: non abbiamo mai potuto dire la nostra, né abbiamo mai avuto modo di pianificare le aperture". Ma un giorno di apertura in più fa sorridere gli incassi? "Problematico parlare di vendite già in un momento come questo - ha evidenziato Valeria Ferrarini - In questi mesi non abbiamo mai riscontrato aumenti negli incassi e il flusso di clienti è stato diluito su 7 giorni anziché su 6".

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