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Economia

"Io, lavoratrice terremotata, abbandonata a me stessa da Coop Estense"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Cinzia Bellodi, dipendente Coop Estense, residente a Camposanto: "Ci è stata negata di avere un reddito maggiore in una fase di grave difficoltà"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Mi chiamo Cinzia Bellodi, ho 47 anni e sono dipendente di Coop Estense. Risiedo, anzi risiedevo a Camposanto. Il 29 maggio il terremoto ha danneggiato in modo rilevante il condominio dove abitavo in affitto dal 1987. Ne è stata riconosciuta la totale inagibilità, e a breve potrebbe essere abbattuto.

Dopo due mesi in tenda, assieme a mio marito ed a mia figlia, abbiamo deciso di affittare un appartamento a Carpi. Impossibile recuperare le nostre cose, e quindi assieme al costo dell'affitto abbiamo sostenuto i costi di ricostruzione del contenuto di una casa. Il mio stipendio è di 800 euro mensili, quello di mio marito 1300 euro, mia figlia è universitaria. Senza essere poveri non avevamo “tesoretti” da utilizzare in questo periodo. Un periodo duro, ma ci sono stati d'aiuto alcuni amici che, ad esempio, ci hanno regalato la cucina. Un aiuto rilevante è venuto dalla possibilità, prevista dal Governo, di versare direttamente al lavoratore tasse e contributi.

Fermo restando che ne è prevista la restituzione, con modalità ancora non definite, questo ha consentito negli ultimi mesi a mio marito di superare i 2.000 euro mensili, così consentendoci di acquistare il necessario per cucinare, un guardaroba decente e quanto necessario per riempire il frigo. Non certo per andare in ferie, che abbiamo trascorso nei 40 gradi di Carpi. Il condizionatore non siamo però riusciti ad acquistarlo.

La possibilità di avere un maggiore reddito è stata utile in questa fase anche ai nostri amici e conoscenti, le cui imprese hanno dato corso a tale possibilità. Non lo ha fatto però Coop Estense, che inspiegabilmente non ha voluto applicare questa norma, nonostante i miei numerosi solleciti. Tutto ciò senza fornire argomentazioni credibili ed appigliandosi ad interpretazioni proprie della normativa. Anche il Sindacato ha sollecitato ripetutamente la cosa, ma senza risultato.

È stato negato a me ed a diverse altre colleghe di avere un reddito maggiore in una fase di grave difficoltà. Mi è stata negata anche l'anticipazione del TFR, con la motivazione che, essendo in affitto, non avevo beni da ristrutturare. A mio marito però l'anticipazione è stata riconosciuta senza problemi dall'azienda presso la quale lavora.

Infine mi è stato proposto, come “consolazione” un finanziamento a tasso agevolato da parte di Unipol, compagnia di parziale proprietà di Coop Estense. I 400 euro di mia maggiore retribuzione sarebbero stati utili a pagare, il mese prossimo, la prima rata delle tasse universitarie per mia figlia. Oppure a fare con tranquillità la spesa nell'ipermercato dove lavoro.

Questo non è accaduto e non mi è stato spiegato il perché. Ora lo chiedo pubblicamente. Perché Coop Estense non ha voluto aiutare i propri dipendenti che hanno subito i danni del terremoto?

Ringrazio per l'attenzione

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