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Ferrari in Olanda, ira dei metalmeccanici: “Fca uccide il territorio”

Fiom scrive una lunga lettera aperta sul tema del trasferimento in olanda della sede legale del Cavallino: “Marchionne ha fatto dietrofront dopo 7 mesi, ira chiarisca alle istituzioni"

"Quello che vorremmo dire a Marchionne è che siamo convinti che spostare la sede legale di Ferrari significa logorare in modo irrecuperabile il legame tra azienda, città e lavoratori; significa indebolire l'idea di sviluppo aziendale che si integra in questa zona con l'idea radicata di innovazione, emancipazione, diritti. Si comincia a uccidere qualcosa di vivo e funzionante. Lasciare Maranello è una scelta preoccupante e sbagliata; lasciare che questo avvenga nel silenzio del governo italiano risulta avvilente". Cosi' un gruppo di iscritti Fiom-Cgil e la Rsa Fiom di Ferrari si rivolgono oggi all'Ad del gruppo Sergio Marchionne a proposito del contestato trasloco legale in Olanda. Sul tema viene chiesto un incontro alla direzione aziendale, coinvolgendo anche gli enti locali.

Dopo il dibattito nazionale dei giorni scorsi e le rassicurazioni di Fca sulla permanenza dell'attuale residenza fiscale, i lavoratori, dicono, si fanno vivi in una nota in vista del "Family Day", l'iniziativa con cui Ferrari si avvicina alle famiglie dei suoi dipendenti, "perchè vogliamo sottolineare che l'assenza di comunicazione e soprattutto di confronto sulle scelte strategiche aziendali provoca dubbi e preoccupazioni tra i dipendenti". Di piu': "Ci sentiamo paradossalmente legittimati a dire la nostra anche dall'ex-presidente Montezemolo, che prima di lasciare l'azienda incontro' in modo unitario tutte le rappresentanze sindacali, inclusa la Fiom. In quell'occasione, tra le altre cose, l'ex presidente ci sprono' a difendere l'azienda e il territorio, dicendo che la Ferrari è dei lavoratori", ricordano oggi gli iscritti Fiom segnalando di essere stati d'accordo con Montezemolo stesso, almeno "per una volta".

I lavoratori della Ferrari, in ogni caso, ricordano che in questi ultimi anni hanno "sperimentato in varie occasioni la sensazione di un allontanamento della Ferrari dalle sue radici", e inevitabilmente c'entrano gli accordi separati. "Per il suo contenuto altamente simbolico, forse l'esperienza che racconta meglio cosa sta diventando Ferrari l'abbiamo vissuta in modo diretto due anni fa, durante un'assemblea convocata dai sindacati firmatari del Ccsl mentre la Fiom era stata estromessa dalla fabbriche del gruppo, Ferrari inclusa", continuano lavoratori e sindacati. Che citano la "convention di fine 2014" per ricordare che in quella sede "Marchionne aveva garantito tra gli applausi dei lavoratori che la Ferrari sarebbe rimasta in Italia. Oggi, a distanza di solo 7 mesi, la realtà dei fatti appare diversa".

A questo punto, concludono Fiom e Rsa: "Vorremmo chiedere a Marchionne di convocare, magari con il coinvolgimento delle istituzioni locali (Comune di Maranello, Comune di Modena, Provincia...) le rappresentanze sindacali presenti in azienda e le organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del Ccsl e la Fiom per discutere del trasferimento in Olanda". Nel senso che urge piu' che mai "un incontro in cui sia reso chiaro il futuro di Ferrari".

(DIRE)

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