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Economia

Alluvione e terremoto, mille imprenditori modenesi in protesta a Roma

Indetta da Rete Imprese Italia, la manifestazione ha avuto la partecipazione anche di Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani: il fine è quello di chiedere al Governo maggiore attenzione per la Bassa

Non solo artigiani e piccoli-medi imprenditori, ma anche studenti e amministratori locali. Si presenta quanto mai variegata la pattuglia dei mille manifestanti modenesi che oggi a Roma hanno preso parte alla protesta indetta da Rete Imprese Italia. Giunti ormai a un mese dal terribile alluvione che ha colpito la Bassa Modenese già martoriata dal sisma, la contestazione è rivolta soprattutto contro i mancati provvedimenti anti-crisi da parte del Governo centrale. Alla manifestazione hanno partecipato anche da Bologna Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani. "In piazza scenderemo prima di tutto perché venga riconosciuto alle piccole imprese il ruolo politico e sociale che meritano - ha spiegato Valerio Veronesi, presidente Cna Bologna -. Le imprese sono in attesa da troppo tempo di una ripresa che non arriva mai, chiedono azioni concrete e rapide e sono stanche di progetti astratti per la soluzione di problemi ormai indifferibili".

L'iniziativa pare aver colto nel segno, visto che in piazza del Popolo erano oltre 60mila gli imprenditori provenienti da tutta Italia, di cui oltre 1300 dalla nostra provinciaTanti gli striscioni "modenesi" che hanno accompagnato la folta delegazione - 24 pullman più altri partecipanti che hanno raggiunto la capitale in treno. Uno di questi - Modena non crolla e non affoga, voi non strozzateci - ha inteso rimarcare le difficoltà del nostro territorio. "Una provincia - hanno ricordato i quattro presidenti delle Associazioni - che che ha sempre fatto la propria parte, ma che ora ha bisogno di risorse per continuare a farlo".

Ma non ci sono solo i temi locali al centro della partecipazione modenese, che ha fatto proprie anche le rivendicazioni nazionali. "Quelle per un fisco più equo, e per questo chiediamo un'immediata riduzione di quella pletora di imposte che ci sta soffocando. Poi una riduzione della burocrazia, che impegna imprenditori e dipendenti per settimane e settimane portando allo spreco di risorse economiche ed umane. Infine, azioni a sostegno del lavoro. In una parola, quelle riforme necessarie per permetterci di continuare a vivere, nella consapevolezza di rappresentare una ricchezza per tutto il Paese".
Da segnalare un fuoriprogramma di cui si sono resi protagonisti alcuni imprenditori di Bomporto, che, al termine della manifestazione sono andati ad esporre lo striscione (nella foto) in cui si rivendicava attenzione per le aree terremotate ed alluvionate. Assieme agli imprenditori anche alcuni amministratori: i sindaci di Sassuolo (Caselli) Fiorano (Pistoni) Castelfranco (Reggianini) Polinago (Tomei), Concordia (Marchini) Finale (Ferioli) oltre a diversi assessori (Vastola da Formigine, Menani da Sassuolo, Solomita da Soliera).

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