rotate-mobile
Economia

Mechanical Machines Modena, presidio per salvare i 29 posti di lavoro

Sembrano essere state tradite le speranze dei lavoratori, "salvati" da un imprenditore lo scorso anno ma pronti ad essere nuovamente lasciati a casa, forse per una delocalizzazione in Albania

Domani 9 agosto, a partire dalle ore 9.00, si terrà un presidio davanti ai cancelli di Mechanical Machines Modena (MEC MAC). I lavoratori e la Fiom/Cgil di Modena riporteranno le bandiere davanti all'azienda di strada Ponte Alto, avviando così lo stato di agitazione. L'azienda ha chiuso per ferie ai primi di agosto, ma questo non ha impedito alla proprietà di avviare una procedura di mobilità per cessazione dell'attività, ricevuta dal Sindacato il 4 agosto. Tutto ciò nello sconcerto dei 29 lavoratori, per buona parte in questo momento nei luoghi di villeggiatura, approfittando delle normali ferie agostane. Sconcerto anche causato dagli esiti, finalmente positivi, di un incontro tenuto tra proprietà e Fiom lo scorso 12 luglio presso il Comune di Modena, presente l'Assessore Bosi. In tale incontro erano stati fornite garanzie sulle intenzioni aziendali di dare continuità all'attività aziendale a Modena.  

Va ricordato che  lo scorso anno i lavoratori di MEC MAC hanno trascorso i mesi di luglio ed agosto presidiando i cancelli della fabbrica. A fine giugno 2016 infatti la KVERNELAND, multinazionale Giapponese, aveva deciso di chiudere in modo inaspettato e repentino lo stabilimento di Modena. Lo scorso anno, nel corso della vertenza, i lavoratori (all'epoca una cinquantina) avevano attivato un presidio permanente durato oltre due mesi,  per impedire lo svuotamento della fabbrica e salvare i propri posti di lavoro. A fine agosto era poi subentrato un imprenditore, già proprietario di un azienda toscana fornitrice di Kverneland, che aveva rilevato l'attività.

"Questo soggetto ha quindi costituito la MEC MAC MODENA, ed è stato salutato come il salvatore dei posti di lavoro, prospettando un piano industriale che prevedeva nel tempo  l'ampliamento dell'attività. In realtà nuovo imprenditore non solo non ha ampliato l'attività, ma ha evidentemente agito in modo da depauperare progressivamente il patrimonio di macchine e magazzino - accusano i sindacati - Ha quindi permesso e dato il tempo a KVERNELAND di adeguare altrove i propri impianti per produrre in autonomia quello che oggi viene prodotto a Modena. Quindi il soggetto che è subentrato ha approfittato del periodo più ”silenzioso” dell'anno per mettere tutti a spasso, prevedendo probabilmente il trasferimento dei macchinari presso un ulteriore stabilimento MEC MAC in Albania".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mechanical Machines Modena, presidio per salvare i 29 posti di lavoro

ModenaToday è in caricamento