rotate-mobile
Economia Concordia sulla Secchia

Antimafia, CPL aspetta e spera. Legacoop: “Possiamo farcela”

Fiducia in casa Legacoop dopo il rinnovo e il controllo diretto della cooperativa di Concordia. Sindaci e soci aspettano il prefetto. Il commissariamento resta un'extrema ratio che comunque non viene esclusa

"Cpl Concordia nuovo gruppo dirigente, Gori pres, sorveglianza a ex magistrato Zincani. Possiamo farcela". Questo il tweet lanciato oggi dal presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti, a proposito della possibile rinascita della Cpl Concordia, la coop modenese sotto inchiesta per tangenti e appalti truccati a Ischia. Ieri anche Monti, insieme col presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti, era presente all'assemblea dei soci a Concordia, che ha azzerato e rinnovato completamente gli organismi dirigenti: Mauro Gori  stato eletto presidente, l'ex procuratore capo di Modena Vito Zincani guiderà l'organismo di vigilanza interno. L'obiettivo è uno: ritornare subito nella white list prefettizia, pena la paralisi degli appalti e il declino irreversibile del colosso cooperativo dell'energia.

Al momento, però, in Prefettura, che ha deciso per l'interdizione antimafia a carico della Cpl il 25 aprile, tutto tace. Dopo il pressing pro white list dei sindaci ieri in assemblea, a partire da quello di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, sono stati annunciati incontri imminenti col prefetto Michele Di Bari, ma oggi su questo non si segnalano sviluppi in città. Probabile che si vada alla settimana prossima.

Nel caso in cui, anche di fronte al 'nuovo corso' in Cpl, Di Bari confermi l'interdittiva, si potrebbero aprire le porte del commissariamento della coop pur di recuperare le commesse. La procedura, nel caso tutta da costruire, secondo le prime ipotesi che circolano vedrebbe un coinvolgimento dell'autorità nazionale anticorruzione, d'intesa con la prefettura. Si tratterebbe di una extrema ratio che comunque non andrebbe esclusa, come ha suggerito oggi la Cisl che, pur senza riferimenti diretti al commissario, ha sollecitato ad usare "tutti gli strumenti di legge" pur di non far crollare tutto il castello Cpl.

Intanto, Monti confida di risolvere tutto prima: "Ci auguriamo che l'avere sostituito il vecchio gruppo dirigente e il curriculum dei nuovi vertici portino alla rimozione di quei provvedimenti che mettono a rischio la continuità di una cooperativa che- ricorda il numero uno delle coop 'rosse' regionali- conta 1.800 addetti ed e' unanimemente riconosciuta come una impresa all'avanguardia nel suo campo".

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Antimafia, CPL aspetta e spera. Legacoop: “Possiamo farcela”

ModenaToday è in caricamento