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Economia

Camera di Commercio. Nuovo Comitato dell'imprenditoria giovanile, Lapo Secciani presidente

E' stato eletto il nuovo comitato dell'imprenditoria giovanile di Camera di Commercio con Lapo Secciani presidente e Marco Chincarini, Monica Rivi ed Emanuele Morselli come vicepresidenti

Che ruolo ha la politica per i giovani imprenditori modenesi?

Le attività e politiche di lobbying rappresenteranno uno strumento indispensabile per mettere in atto le idee e i progetti del Comitato per l’Imprenditoria Giovanile. Crediamo che sia opportuno e necessario costruire un dialogo con il mondo della politica, per costruire politiche utili e concrete per i giovani imprenditori e le giovani imprese.  Vogliamo migliorare le opportunità di accesso al credito; oggi i bandi e finanziamenti sono tutti costruiti per rispondere a esigenze economiche importanti, in questo modo tagliamo fuori la più alta percentuale di nuove imprese, le quali hanno bisogno di piccole (ma per loro significative) cifre per partire. Ci siamo posti l’obiettivo diintegrare maggiormente le attività del Comitato per l’Imprenditoria Giovanile all’interno del sistema camerale, sviluppando e coltivando relazioni e rapporti più stretti con la giunta e il consiglio: vogliamo essere parte attiva e propositiva della Camera di Commercio. Crediamo che fare lobbying significa anche impegnarsi per la comunità e nello sviluppo della responsabilità sociale d’impresa. Dico sempre che essere imprenditori significa, prima ancora che avere consapevolezza economica, si debba possedere una consapevolezza sociale del ruolo che ricopriamo.

Quali competenze è necessario sviluppare per un incontro profittevole tra scuola e mondo del lavoro?

È necessario sviluppare competenze; attraverso la messa a sistema delle professionalità presenti per dare vita a percorsi formativi che possano creare valore per chi si appresta a fare impresa. Siamo convinti che l’Alternanza Scuola Lavoro sia uno strumento utile e indispensabile per far percepire la realtà imprenditoriale e del mondo del lavoro ai più giovani; l’Alternanza Scuola Lavoro non va abbandonata, va rafforzata, migliorata e strutturata, è un percorso indispensabile di crescita per i giovani. Sul nostro territorio è oggi sempre più difficile trovare specifiche competenze che sono richieste dal mercato del lavoro. Vorremmo dare vita ad un osservatorio sulle skill gap, in modo da poter costruire percorsi di studio che permettano di ridurre questo gap, creando quindi anche valore occupazionale, anche lavorando in modo serio, concreto e costruttivo sull’inclusione degli immigrati, visto che studi demografici ci dicono che la Modena del 2050 sarà multietnica. Crediamo nella digitalizzazione come strumento per migliorare il linguaggio della società, ma anche e soprattutto come valore per le imprese. Vogliamo dar vita a workshop e attività per promuovere la digitalizzazione delle imprese (pubbliche e private) e vogliamo costruire percorsi per gli analfabeti digitali; vogliamo però anche sensibilizzare i giovani all’uso consapevole e istruire i genitori sui rischi e le opportunità del web. Una società più consapevole e formata è un valore, sia sociale che economico.
Centrale la formazione digitale.

È possibile recuperare il gap che certe aziende hanno rispetto ai progetti 4.0? Cosa farà il Comitato per l’Imprenditoria Giovanile per questo?
In Italia si parla di impresa 4.0 quando ancora non abbiamo completato la rivoluzione 3.0. I dati Eurostat ci dicono che seppur gli investimenti in ICT sono in aumento abbiamo ancora circa il 30% delle famiglie che non possiedono una connessione al web, peggio di noi solo Grecia, Croazia, Bulgaria e Romania; mentre per quanto riguarda le imprese il livello di digitalizzazione è basso o molto basso nell’87% delle aziende e 1 su 3 non utilizza la pec. Recuperare il gap è possibile ma dobbiamo agire velocemente ed è necessario investire a livello di sistema e di imprese nelle infrastrutture e nelle tecnologie destinate all’economia digitali, senza le quali si rischia un ritardo importante del potenziale competitivo del Paese. Incoraggiante è il fatto che la trasformazione digitale sia accolta come un’opportunità capace di portare effetti positivi in relazione al modo di organizzare il lavoro e la produzione dall’78% dei lavoratori. E’ indispensabile quindi fare uno sforzo culturale e formativo ed è in questa direzione che vogliamo incidere come Comitato per l’Imprenditoria Giovanile.

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