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Osservatorio appalti: "Nel 2011 circolati in provincia 164 milioni di euro"

Calano i lavori privati, così come il numero delle imprese e l'occupazione. Venerdì 11 maggio alle 15 un convegno al Museo Enzo Ferrari sul rischio criminalità organizzata

Periodo nero quello per l'economia modenese e italiana in generale. Si sa che nel 2011 qualsiasi dato che si prenda in analisi risulterà, numero più o numero meno, in negativo. Fanno quasi scalpore, però, i 164 milioni di euro circolati per l'acquisizione di appalti pubblici, 4 in meno rispetto il 2010. Un dato, emerso dal rapporto stilato dall' Osservatorio provinciale degli appalti, che in un primo momento fa ben sperare, ma quando su tutti gli studi fatti non esiste un dato in positivo, la speranza diventa preoccupazione. Infatti, lavori privati, numero di imprese e soprattutto occupazione sono in netta diminuizione rispetto l'anno precedente. Ecco quindi che aleggia, attorno questi dati, l'aria della 'criminalità organizzata' che riesce ad infiltrarsi nei lavoro pubblici in maniera a dir poco invisibile ed incisiva sulle tasche degli enti e di conseguenza dei cittadini.

STATISTICHE - Come già esposto, nel 2011, nonostante la crisi, a Modena sono stati realizzati lavori pubblici per 164 milioni di euro, quelli privati invece sono calati di 16 milioni attestandosi a 399 milioni, così come sono in calo le imprese attive (sono 11.359, 57 in meno sul 2010) ed è negativo il dato occupazionale con una perdita nel settore di quasi mille posti di lavoro: gli assicurati passano da 17.146 a 16.186. Gli appalti pubblici nel 2011 sono stati 492 con  un aumento di 29 rispetto al 2010, ma con una diminuzione del valore medio. I subappalti autorizzati sono stati 156. A questi, poi, si aggiungono altri 63 appalti degli anni precedenti (per oltre 56 milioni di euro) le cui procedure si sono concluse nel 2011. I lavori privati calano sia per numero (da 1560 nel 2010 a 1480) che per valore, passando da 415 a 399 milioni di euro.

LA PREOCCUPAZIONE DI MARINO - Antonino Marino, assessore a Lavori pubblici e sicurezza del Comune di Modena, si dice preoccupato ma pronto a combattere ogni eventuale infiltrazione malavitosa: “Le difficoltà create dalla crisi economica aumentano il rischio di infiltrazioni nel settore da parte della criminalità organizzata e i vincoli che pone il Patto di stabilità agli enti locali, soprattutto rispetto ai pagamenti, aggiungono un ulteriore elemento di debolezza. Insieme all’attuale restrizione del credito, infatti, possono rappresentare un pericoloso incentivo all’utilizzo di forme di finanziamento poco trasparenti e illegali per permettere alle imprese di conservare la propria presenza sul mercato”.

LE AREE MAGGIORMENTE COLPITE - Le tipologie di subappalto dove è più alto il rischio di infiltrazioni della malavita sono diverse: dalla fornitura e posa in opera di ghiaia, sabbia, calcestruzzo, ferro; fino al nolo a freddo (del solo mezzo) trasformato senza autorizzazione in nolo a caldo (con operatore) per scavi, movimento terra e trasporti; per arrivare ai sondaggi, alle verifiche tecniche e ai lavori specialistici per finiture e impianti. 

I CONSIGLI DI PASCULLI - Il direttore dell’Osservatorio Vincenzo Pasculli dice la sua riguardo l'argomento in questione :“Serve un maggiore controllo dei cantieri da sviluppare attraverso tecnologie informatiche – spiega il direttore – in modo da garantire maggiormente la sicurezza di chi ci lavora e nello stesso tempo tenere sotto sorveglianza i movimenti sospetti, gli ingressi non autorizzati, le forniture e i mezzi di trasporto”.

AUMENTO DI ISPEZIONI -  Sono in netto aumento i controlli da parte degli enti pubblici come  Dpl, Inps, Asl e Polizia municipale all'interno del mondo cantierile. Negli ultimi 4 anni si è visto un notevole incremento di ispezioni per un totale complessivamente di 35-40%. Il controllo e l'abbattimento del lavoro nero è il punto su cui ci si debba concentrare per contrastare la criminalità.

11 MAGGIO - I numeri dell' Osservatorio verranno presentati venerdì 11 maggio alle 15 al Museo Casa Enzo Ferrari (via Paolo Ferrari 85 a Modena) nell’ambito di un appuntamento (“Legalità in cantiere”) dedicato anche alle strategie contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio.

CORSI DI FORMAZIONE - Oltre all'importantissimo incontro dell'11 maggio è in programma un corso di formazione dedicato a più di 1000 tecnici per far conoscere meglio i meccanismi di appalto e subappalto. Ecco come l'ufficio stampa del comune descrive la formazione: Sedici giornate di formazione per, complessivamente, oltre mille partecipanti (1094, oltre 200 in più rispetto allo scorso anno), in particolare tecnici degli enti pubblici che hanno approfondito diversi aspetti delle procedure d’appalto per migliorarne la qualità: dall’approfondimento sui subappalti e sulle normative “antimafia”, ai procedimenti espropriativi o all’analisi del Durc (il documento unico di regolarità contributiva), fino alle novità introdotte nella legislazione del settore con il decreto Sviluppo e dal Codice del processo amministrativo. 

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