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Patto di stabilità: il Comune non paga? Le banche anticipano 15 milioni

Tre banche corrono in soccorso del Comune di Modena che potrà così affidare gli interventi previsti dal piano investimenti anche se i pagamenti, per il Patto di Stabilità, avranno luogo solamente nel 2014

Grazie al denaro anticipato da tre banche il Comune di Modena potrà affidare gli interventi previsti dal piano degli investimenti (come manutenzione strade, edilizia scolastica, cura dei parchi o opere pubbliche urgenti) anche se i pagamenti, per il Patto di stabilità, saranno solo nel 2014 (nonostante il Comune abbia le risorse necessarie). E' il risultato raggiunto con un'intesa siglata ieri tra amministrazione comunale, rappresentanti di Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, Banco San Geminiano e San Prospero e UniCredit, confidi e imprese.

Il plafond stanziato per quest'anno dalle banche a favore delle piccole e medie imprese che svolgono lavori per conto del Comune è di 15 milioni di euro. Le tre banche modenesi e i consorzi Unifidi e Fidindustria hanno accolto una proposta dell'Amministrazione per smobilizzare i crediti bloccati dal Patto di stabilità, rendendo così possibile l'attuazione delle opere più urgenti. Sarà utilizzato lo strumento del prestito, a tassi vantaggiosi, regolato dalle stesse condizioni economiche per tutti gli istituti di credito, e rivolto a imprese che operano in Emilia-Romagna. I confidi garantiranno i prestiti per una quota pari al 30%. Il termine per la presentazione delle domande, alle banche, è il 31 dicembre 2011.

"Il pronto smobilizzo dei crediti vantati dalle aziende nei confronti del Comune di Modena a seguito della aggiudicazione dei bandi 2011, è operativo - ha spiegato Giuseppe Zanardi, direttore area commerciale Modena UniCredit - Si tratta di un importante e ulteriore segnale alle imprese del territorio che potranno in questo modo contare su una maggiore liquidità disponendo in anticipo di crediti che, per loro durata, eccedono i normali tempi di incasso. Abbiamo un patrimonio di rapporti decennali con la Pubblica Amministrazione, rapporti che hanno rafforzato nel tempo la nostra identità di banca locale. Ora è nostra intenzione diffondere questo modello di partnership con gli enti, ed in questo caso con il Comune di Modena e con il contributo dei Confidi, per dare insieme un segnale concreto alle esigenze delle realtà economiche locali".

(ANSA)

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