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Economia Stadio Braglia / Largo Marco Biagi

Il Ministro Poletti a Modena: “Licenziamenti normali, il punto è costruire lavoro”

I dati Istat sul lavoro in Italia non scuotono il Ministro del Lavoro, ospite alla Fondazione Biagi: “Il punto vero è dare opportunità a chi perde il posto e far diventare il tempo indeterminato il contratto normale di assunzione”

L'Istat dice che i posti di lavoro a tempo indeterminato sono in aumento pero' allo stesso tempo molte aziende continuano a licenziare? Secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si tratta di un meccanismo tutto sommato previsto.

"Credo sostanzialmente - osserva Poletti oggi a margine di un convegno sul Jobs Act alla Fondazione Marco Biagi di Modena - che noi non possiamo immaginare che non ci siano i licenziamenti: la dinamica economica, i mestieri che cambiano e le nuove tecnologie distruggono lavoro, quindi vanno costruite nuove tipologie. Questo dinamismo bisogna considerarlo un fatto normale. La nostra scelta è proprio questa: non dire, come si è fatto per vent'anni, 'difendiamo il lavoro sul posto di lavoro', perchè non è materialmente possibile. Lo dimostra il fatto che in questi sette anni abbiamo perso un milione e 200.000 posti di lavoro. Se fosse possibile garantire in eterno il posto di lavoro, quel milione e 200.000 non l'avremmo perso...". Il problema vero, sottolinea allora il ministro, "è fare in modo che una persona che è dentro questa dinamica e perde il posto di lavoro abbia l'opportunità di ritrovarlo".

E sui nuovi decreti attuativi che estendono la cassa integrazione anche alle piccole aziende nonostante qualche altra contestuale riduzione, chiarisce in sostanza il ministro: "Noi abbiamo voluto evitare che si riproducesse la situazione prodotta nel passato, ovvero una sorta di continuazione in maniera irragionevole dei periodi di cassa integrazione anche di fronte a imprese sostanzialmente chiuse. Qualcuno puo' non essere d'accordo, ma per noi - rilancia Poletti - è una scelta chiara".

"Noi oggi abbiamo bisogno di fare in modo che il contratto a tempo indeterminato torni ad essere il modo normale di assumere in questo Paese. Questo è il nostro obiettivo: se ogni mese abbiamo qualche decina di migliaia di contratti che vengono trasformati da co.co.pro., da tempo determinato a tempo indeterminato io credo sia una buona notizia".

In ogni caso i recenti dati sull'occupazione, continua il ministro, "sono in linea con le nostre attese, anche se credo dobbiamo essere tutti consapevoli che la situazione che abbiamo oggi è la risultante di sette anni di crisi terribile: immaginare che la coda di una crisi cosi' pesante si risolva in maniera lineare - segnala Poletti - è irragionevole". In sostanza, davanti "noi avremo ora delle situazioni a dente di sega, dei mesi con dei buoni risultati e dei mesi con dei risultati meno buoni: questo perchè la prima cosa che fanno le imprese, come è giusto che sia, è riportare a lavorare la gente che è in cassa integrazione e in mobilità o in contratto di solidarietà".

(DIRE)

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