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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Ciro Menotti / Viale Virginia Reiter

TFR bloccato, presidio davanti all'Inps dei lavoratori Terim e Corradini

Il prossimo 22 giugno la protesta dei dipendenti delle due grandi aziende modenesi davanti agli uffici di viale Reiter. I sindacati chiedono lo sblocco del pagamento del TFR, bloccato dalle procedure concordatarie

Numerosi lavoratori della Terim di Modena-Rubiera e della Corradini Termosanitari daranno vita lunedì 22 giugno ad un presidio di protesta dalle ore 10 alle 12  davanti alla sede dell'Inps di Modena in viale Reiter. La protesta promossa inizialmente dai sindacati di categoria metalmeccanici vedrà la partecipazione anche di altre categorie a cominciare dai lavoratori del commercio. Con questa iniziativa si intende sollecitare l’Inps a rivedere la propria posizione sul pagamento del Tfr (attraverso il Fondo di Garanzia) per le imprese in concordato preventivo omologato, oggetto di ricorso da parte di creditori. 

Infatti, nelle aziende in cui il concordato non sia omologato in via definitiva, l'Inps non ritiene che sussistano le condizioni per l’erogazione del trattamento di fine rapporto attraverso il Fondo di Garanzia. Quando un creditore non accetta il concordato e fa causa, il ricorso può durare anche alcuni anni: in tale periodo il danno che si genera per i lavoratori (che hanno diritto alle loro spettanze come credito privilegiato che non è stato contestato) è evidentemente molto alto. 

E’ questa la situazione dei lavoratori della Corradini Termosanitari e della Terim di Modena e Rubiera, in particolare questi ultimi non ricevono da tre anni le spettanze relative al Tfr dal Fondo di Garanzia, proprio perché un fornitore ha fatto opposizione al piano concordatario. Proprio nelle scorse settimane l’ufficio Legale della Cgil ha inoltrato domanda di pagamento per un lavoratore, domanda respinta dall’Inps. Il respingimento è stato a sua volta impugnato, con ricorso amministrativo, dalla Cgil che dà un’interpretazione diversa della normativa, ritenendo che sussistano tutti i requisiti per il pagamento. 

“Non vogliamo mettere in discussione il diritto del fornitore al ricorso – spiega Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil - ma chiediamo un’interpretazione della norma da parte dell’Inps che permetta ai lavoratori di rientrare in possesso, in tempi brevi,  delle loro spettanze. In una situazione di precarietà come quella che da anni stanno vivendo i lavoratori di Terim, - prosegue Pizzolla - anche la disponibilità del Tfr può alleviare i disagi economici per la perdita del posto di lavoro, e per questo ritengo che Istituzioni ed Enti preposti devono farsi carico della questione”. 

Durante il presidio una delegazione sarà ricevuta dal direttore dell'Inps dottor Cimino, per denunciare una situazione che purtroppo potrebbe riguardare anche altri casi, in quanto, come fa notare la Fiom di Modena, negli ultimi periodi stanno aumentando le situazioni in cui i creditori impugnano il piano concordatario e conseguentemente le difficoltà di riscossione del Tfr da parte dei lavoratori . 

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