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Economia

Azzeramento degli affitti e contributi anche per le attività non svolte, le richieste di Arci e Uisp ai sindaci

Pesantemente penalizzati dalle misure per l'emergenza Covid-19, le due associazioni inviano una lettera ai sindaci della provincia a firma dei presidenti Lamazzi e Baroni con riflessioni e proposte per la ripartenza

In una lettera congiunta inviata ai sindaci della provincia di Modena, le due sigle storiche dell'associazionismo locale Arci Modena e Uisp Modena per mano dei due presidenti Annalisa Lamazzi e Giorgio Baroni, hanno voluto far sentire la voce dell'associazionismo culturale e sportivo di base, uno degli ambiti maggiormente colpiti dall'emergenza sia da un punto di vista del distanziamento sociale che da quello lavorativo ed economico.

“Il primo dato è che l’interruzione delle attività e la conseguente chiusura degli spazi – si legge – ha causato il fermo totale dei progetti culturali, delle attività sociali e sportive nella maniera in cui siamo, o meglio eravamo, abituati a interpretarli. Con l’emergenza abbiamo provato a reinventarci un ruolo, spostando su web contenuti, socialità e solidarietà. Il problema più grande sul quale dobbiamo concentrare tutte le forze, però, è la ripartenza della nuova stagione: i circoli, gli impianti pubblici e le attività si reggono su piani economici che stanno in piedi con la presenza dei cittadini altrimenti rischiano di saltare. Per questo servono garanzie. C'è un forte rischio che riguarda la capacità di ripartenza delle realtà aggregative, sia per chi gestisce grandi spazi ricreativi e sportivi (polisportive) sia per alcune tipologie di realtà come i circoli giovanili e culturali e le ASD".

Nella lettera inviata dai comitati provinciali di Arci Modena e Uisp Modena sono inserite alcune richieste di misure straordinarie, frutto di una condivisione con la rete di circoli e associazioni del territorio: l’Istituzione di un tavolo di crisi per progettare e sostenere insieme il rilancio degli spazi sociali, culturali e degli impianti sportivi anche attraverso contributi straordinari; Istituire dei bandi ad hoc  che sostengano e agevolino la ripartenza della socialità e dell'aggregazione sociale anche con minori quote di co-finanziamento a carico delle associazioni; Confermare i contributi alle manifestazioni/progetti già deliberati ma non svolti completamente a causa delle varie ordinanze Coronavirus e favorire e velocizzare le pratiche per la liquidazione finale dei contributi già deliberati predispondendo la possibilità di accedere ad anticipi sulle progettazioni future già deliberate; Chiedere che tra le misure che metteranno in campo gli enti privati quali la Fondazione di Modena siano varate risorse per la promozione dell'associazionismo culturale, aggregativo e sportivo, contemplando anche fondi di sostegno alle strutture.

Si aggiungono poi le richieste di costituire un fondo di garanzia pubblico cui le ASD, APS e circoli possano chiedere di accedere e un fondo di solidarietà per le realtà meno strutturate. Per quanto riguarda la chiusura degli spazi e i relativi costi di gestione, si chiede il blocco e azzeramento per tutto il 2020 degli affitti, dei canoni di concessione sugli impianti pubblici e attivazione di strumenti di garanzia verso chi ha rapporti di locazione tra privati; una moratoria dei mutui di almeno un anno, quindi oltre il 30 Settembre come invece prevede il DPCM del 17 Marzo, e conseguentemente a ciò aumentare di un anno almeno la scadenza delle concessioni; Sospensione del pagamento delle utenze energetiche fino al 31/12/2020 e dilazione dei relativi sospesi per 24 rate e infine, l’azzeramento dei tributi comunali relativi all’anno 2020.

“Il numero di circoli, associazioni e società che rischiano di non ripartire potrebbe essere altissimo: la cultura e lo sport saranno tra le prime spese tagliate dalle famiglie in difficoltà che rinunceranno a nuoto, cinema e corsi di arte, danza, teatro e ginnastica dei figli per riuscire a fare la spesa. Se è vero che l’attività sociale ha un valore fondamentale, ragioniamo su contributi a fondo perduto e incentivi sulle attività per la ripresa della stagione culturale e sportiva: il modello dei voucher o altri sistemi per dare alla famiglie un contributo per accedere alle attività culturali e sportive da settembre, privilegiando le fasce più sensibili come  bambini, disabili e anziani, aiutando in questo modo la ripresa delle attività”. 

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