rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Finale Emilia, appello disperato degli edicolanti al sindaco

Il sindacato edicolanti Sinagi Modena-affiliato alla Slc/Cgil si rivolge a Fernando Ferioli per scongiurare la concessione dell’autorizzazione a vendere quotidiani e riviste alla Grande distribuzione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“La mia edicola si trova in pieno centro storico a Finale Emilia, purtroppo e' stata danneggiata dal sisma del 20 maggio 2012 e si trova in piena Zona Rossa! Con grandi difficoltà e tanti sacrifici nei giorni successivi al sisma sono ripartita con la vendita dei quotidiani, prima appoggiata a cielo aperto con l'auto e due tavolini, poi con un gazebo e infine con un container attrezzato per la vendita di quotidiani e riviste! Finalmente dopo 5 mesi sono rientrata nel mio negozio. Finalmente a casa! In Zona Rossa comunque la vita stenta a riprendere ! “ 
Lorena Balboni, proprietaria di un edicola in centro storico a Finale Emilia. 


“Il 20 maggio il campanile in parte crolla davanti al mio negozio, il 29 proprio mentre ero davanti all'edicola coi Vigili del fuoco l'altra scossa e la fine della speranza di riaprire, quindi niente negozio e neppure la casa. La paura era tanta come pure lo sconforto, ma ho voluto reagire con tutta la mia forza d'animo e dopo pochi giorni con un tavolo ed un gazebo ho cominciato a vendere i giornali in un parco, questo grazie anche alla collaborazione di un mio collega di Finale che mi ha dato la possibilità di appoggiarmi alla sua edicola per il ritiro e la resa quotidiana dei giornali. Dopo vari sopralluoghi il mio negozio è risultato agibile e l'ho riaperto l’11 luglio con una bella barriera in legno davanti, a causa dell'inagibilità del Municipio.” 
Cinzia Costanzelli proprietaria dell'edicola Diegoli a Finale Emilia 


Queste sono due delle tante storie di questo coraggioso paese, due giornalaie che oltre al loro lavoro hanno garantito a Finale Emilia anche il diritto all'informazione, e che stanno contribuendo a rendere più vivo il centro storico nonostante tutte le difficoltà e lentezze della ripresa. La loro riapertura, come per tutte le edicole delle zone terremotate, non ha pesato neppure per 1 euro sulla collettività, grazie alla solidarietà dei colleghi, dell'agenzia di distribuzione Gaspari e degli editori. Grazie alla sinergia tra tutti questi soggetti è stato infatti da subito possibile garantire il servizio pubblico alla collettività, servizio a cui sentiamo di dover adempiere con il massimo impegno. 

Al Comune di Finale Emilia che - a fronte dell’incertezza legislativa e della moratoria consigliata dalla Regione Emilia-Romagna sui nuovi permessi di vendita della stampa - dà l’autorizzazione a vendere quotidiani e riviste alla Grande distribuzione, chiediamo: il futuro di queste edicole quale sarà? I politici non credono all’importanza di queste piccole attività per rivitalizzare i centri storici? Quale progetto politico hanno gli  amministratori locali per i nostri paesi? Quando le edicole saranno costrette a chiudere per la deregolamentazione del settore, la colpa non sarà del terremoto, ma di un evento che poteva essere evitato! 
Perché il Sindaco, tre giorni fa, ha garantito che non ci sarebbe stata l'apertura dell'edicola all'interno del supermercato Coop e invece il suo tecnico ha garantito che aprirà? Chi decide sul territorio i politici o i tecnici? Sindaco Ferioli, Lei che ha ben gestito gli effetti del maledetto terremoto, intervenga per non veder sparire queste e tutte le altre edicole della zona, che ricordiamo fanno parte del tessuto sociale della straordinaria Finale Emilia e sono punto di riferimento per tanti cittadini! Noi edicolanti della provincia faremo di tutto e non ci fermeremo davanti a nessun ostacolo per continuare a vivere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finale Emilia, appello disperato degli edicolanti al sindaco

ModenaToday è in caricamento