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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Finale Emilia

Ricostruzione, Confindustria: "Caro Governo, vogliamo i fatti"

Pietro Ferrari, numero uno di via Bellinzona, attacca l'Esecutivo: "Da parte di Monti ci saremmo aspettati più attenzione e un atteggiamento un pò meno ragionieristico"

A sei mesi dal sisma, non le manda certo a dire il Presidente di Confindustria Modena, Paolo Ferrari: “Ci saremmo aspettati dal governo qualcosa in più per un territorio a così alta capacità produttiva, ci saremmo aspettati più attenzione e un atteggiamento un pò meno ragionieristico, forse a Roma non hanno capito bene che la ricostruzione qui è un'occasione per tutto il paese, far capire che ci sono risorse per fare un'Italia più capace e produttiva”.

Ferrari ha voluto rimarcare l’impegno degli imprenditori colpiti che stanno personalmente rimettendo in piedi le loro attività. Poi, aggiunge il Presidente, “C'è la dolorosa questione fiscale: non abbiamo mai chiesto miraggi come il rinvio tout court né parlato di sciopero fiscale, ma chiediamo uno slittamento rateizzato dei tributi. Certo mancano ancora tasselli importanti, il Governo deve, ad esempio, assicurare alcune questioni giuridiche per istituti di credito che devono essere artefici del rilancio”. Ferrari accetta il meccanismo di triangolazione con la Cassa depositi e prestiti e l’Abi ma fondamentale è il ruolo delle banche. Smentisce così lo sciopero fiscale lanciato dalle altre associazioni di categoria (tra cui la Cna) per il mancato rinvio delle tasse a giugno 2013. A sei mesi dal sisma per Ferrari “non va tutto bene”.

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