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Economia

Riorganizzazione di Poste, dietrofront sull'ampliamento delle zone di recapito

Prosegue lo scontro sindacale dopo la razionalizzazione di Poste Italiane con la consegna a giorni alterni. L'azienda torna sui suoi passi, riducendo le zone di competenza dei postini che erano state ampiate. Continua la mobilitazione sindacale

Nel pieno del braccio di ferro tra azienda e sindacati sulla corrispondenza consegnata a singhiozzo, le Poste 'riconsegnano' all'Emilia-Romagna alcune zone di recapito. In altre parole, vengono ripristinate alcune aree da far coprire ai postini che invece erano state accorpate ad altre assegnando un territorio più vasto da servire con il conseguente aumento del carico di lavoro già gravato dalla novità delle consegne a giorni alterni

Succede a Modena, Formigine, Carpi, a Forlì e a Cesena, a Ferrara e Cento, a Parma, Piacenza e Correggio. Inoltre, arrivano 21 rinforzi per le attività di sportello a Bologna (tre), Modena (cinque), Reggio Emilia (tre), Parma (cinque) e Ferrara (cinque). 

Ma questo ancora non basta a far deporre ai sindacati le 'armi': Slc-Cgil, Slp-Cisl, UilPoste e Failp-Cisal, infatti, "pur apprezzando lo sforzo" di Poste, non vedono risposte "esaustive e risolutive delle criticità presenti" e quindi "per ora" resta in piedi "il conflitto e lo stato d'agitazione, mantenendo lo sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive". Cioè quegli straordinari che all'inizio avevano attutito il colpo dell'avvio delle consegne della Posta un giorno si' e uno no in molte città dell'Emilia-Romagna. Il blocco degli straordinari si concluderà venerdi' prossimo, e già dieci giorno dopo i sindacati potrebbero indire uno sciopero regionale dei portalettere: è una valutazione che verrà fatta nei prossimi giorni. 

Della situazione del recapito in Emilia-Romagna, Slc, Slp, Uilposte e Failp-Cisal hanno discusso in un incontro nei giorni scorsi. E Poste, riferisce un volantino dei sindacati, si è presentata al tavolo facendo notare che l'avvio delle consegne a giorni alternati ha coinciso con aumenti delle assenze del personale. Un problema emerso con forza a Parma, una delle piazze dove più pesante è stato l'impatto delle consegne a giorni alterne. Poste ha squadernato "dei dati percentuali sull'assenteismo in aumento dopo le partenze dei giorni alterni, per noi molto discutibili, visto che dovrebbero essere analizzati in modo disaggregato in base alle varie tipologie d'assenza, e non in modo complessivo", è stata l'obiezione delle quattro sigle. Sono stati presentati anche i dati relativi ad un aumento "delle inidoneità ai servizi esterni" con effetti di 'esubero' sul personale degli uffici e delle sedi. 

L'azienda ha inoltre riferito di aver chiesto maggior rispetto sugli orari d'ingresso e d'uscita delle consegne. Ma soprattutto a dimostrazione che "le forme di conflitto e di lotta unitarie, portano sempre dei risultati", Poste ha ammesso che il 'taglio' delle zone di recapito "è stato eccessivo, riportatando un riequilibrio dove necessario e 'restituiendo' zone di recapito in alcuni centri della regione". Ma appunto non basta ancora a confederali e Failp che hanno confermato il blocco degli straordinari.

(DIRE)

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