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La Russia blocca l'export europeo, cooperative modenesi al palo

La Russia ha preso provvedimenti contro l'Unione Europea in un braccio di ferro che ha portato l'ex unione sovietica a bloccare l'export di maiali, bloccando le esportazioni per centinaia di milioni di euro alle cooperative modenesi

Sembra surreale, ma è vero, Vladimir Putin ha fatto approvare un elenco contenente tutti i prodotti banditi in Russia e tra di essi c'è l'esportazione i pere da parte della cooperativa Fruit Modena Group. Si tratta di un embargo imposto dalla Russia verso i prodotti agroalimentari italiani che ha avuto inizio con la rescissione del contratto con le cooperative fornitrici. E' la Coldiretti che rende noto il rischio di spedizioni che mancheranno in futuro frutta per un importo di 72 milioni di euro nel 2013, 45 milioni per i formaggi e derivati, e per le carni 61 milioni di euro. Punto interrogativo viene posto sulla pasta, che esportata nel 2013 valeva 50 milioni di euro, ma è sta aumentando del 20 per cento in quattro mesi.

Era tutto iniziato con la "guerra dei prosciutti", nata dallo scontro tra Russia e Unione Europea. A Gennaio, infatti, la Russia, sfruttando come pretesto la peste suina, aveva preferito chiudere le porte dell'export europeo di maiali andando contro l'Organizzazione mondiale del Commercio (WTO). E' proprio l'Unione Europea che, rivolgendosi all'WTO, perché si adottino delle misure punitive verso la Russia, dopo che il banco Bruxelles - Mosca non è andato a buon fine. Il problema per gli italiani è il doppio, perché se ora non possono esportare in Russia i propri maiali, hanno il problema dei suini tedeschi che arrivano nella nostra nazione targati Made in Italy. La Coldiretti si è subito messa in azione per evitare truffe ricordando: "bisogna indicare la derivazione nelle etichette".

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