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Economia

Metalmeccanici, Fiom: sciopero generale per giovedì 6 dicembre

Le tute blu Cgil di tutta la regione incroceranno le braccia per 8 ore: lo sciopero sciopero è esteso a tutti i lavoratori dell’industria, cooperazione e artigianato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sciopero regionale di 8 ore dei metalmeccanici Fiom/Cgil di tutta l’Emilia Romagna giovedì 6 dicembre. Lo sciopero è esteso a tutti i lavoratori dell’industria, cooperazione e artigianato. La giornata di lotta, decisa a livello regionale, rientra nella mobilitazione nazionale indetta della Fiom/Cgil per i due giorni 5 e 6 dicembre per la riconquista del contratto nazionale, la democrazia nei luoghi di lavoro e l’estensione degli ammortizzatori sociali a fronte di una crisi che è tutt’altro che finita. 

E’ prevista una manifestazione regionale a Bologna con concentramento a piazza di Porta Saragozza alle ore 9, con corteo sino a piazza Ravegnana e comizio conclusivo di Bruno Papignani segretario regionale Fiom. 
Da Modena partiranno 20 pullman per una partecipazione prevista di oltre 1.000 lavoratori metalmeccanici alla manifestazione regionale. Pullman in partenza da Modena, Castelfranco, Sassuolo, Mirandola, Carpi, Pavullo e Vignola. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai delegati sindacali Fiom o presso le sedi Cgil. 

“Lo sciopero del 6 dicembre è per la riconquista contratto nazionale di lavoro. - spiega il segretario della Fiom/Cgil di Modena Cesare Pizzolla - Le associazioni d’impresa, insieme agli altri sindacati Fim, Uilm, Ugl e Fismic, stanno conducendo la trattativa per rinnovo del CCNL che rischia di essere un ennesimo accordo separato, senza la Fiom, a cui è stata negata la partecipazione al tavolo di trattativa”.

La Fiom denuncia l’esclusione dal tavolo (voluta anche da Fim e Uilm) che porterà ad un rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici che sarà una sommatoria dell’accordo di primo livello del Gruppo Fiat e delle linee guida proposte da Federmeccanica (tra cui ricordiamo: 250 ore di straordinario annue esigibili per l’impresa, lo straordinario comandato che passa da 40 a 120 ore annue, le cosiddette misure anti-assenteismo che prevedono la penalizzazione sul pagamento dei primi 3 giorni di malattia, le sanzioni per i Sindacati che non rispettano gli accordi siglati), nonché i contenuti del recente accordo separato sulla produttività che riduce il peso del contratto nazionale di lavoro e semplifica le procedure per derogare a leggi a contratti. 

Lo sciopero nazionale Fiom del 5-6 dicembre è anche per rivendicare la piena applicazione dell’Accordo del 28 giugno 2010 su rappresentanza e democrazia per misurare effettivamente i sindacati che possono contrattare in nome e per conto dei lavoratori e siglare gli accordi. Accordi che devono poi essere sempre validati dal voto dei lavoratori. 

Al centro delle motivazioni dello sciopero, anche la preoccupazione per il peggioramento della crisi in un momento in cui molte aziende stanno esaurendo gli ammortizzatori sociali. I metalmeccanici Fiom/Cgil chiedono al Governo più risorse per finanziare nuovi ammortizzatori sociali, aggiuntivi o in deroga a quelli previsti dalla legge, altrimenti si rischia, in piena crisi, di non dare risposte ai lavoratori.

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