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Economia

Edicole verso la mobilitazione nazionale. Modena non è da meno

Il sindacato edicolanti Sinagi affiliato alla Slc/Cgil, ritiene invece la piattaforma lo strumento imprescindibile per il riequilibrio dei rapporti all'interno della filiera distributiva e per il necessario adeguamento economico

Il sindacato ha dichiarato una giornata di mobilitazione nazionale per lunedì 28 gennaio 2019 e chiama i propri iscritti, e gli edicolanti tutti, a partecipare alla manifestazione a Roma, con contestuale chiusura delle edicole. Sempre per il 28 gennaio sono previste iniziative di protesta anche a livello locale, comprese quelle che verranno organizzate dalle oltre 200 edicole della provincia di Modena. 

"Il progressivo calo della lettura di quotidiani e riviste in atto da molti anni - spiegano dal sindacato - la modifica del mercato editoriale a seguito dello sviluppo delle piattaforme on line, la riduzione del prezzo medio delle pubblicazioni, oltre all’utilizzo del prodotto editoriale per ogni tipo di gadget per diminuire l’aggio degli edicolanti, hanno causato il consistente abbattimento del guadagno delle edicole con conseguente aumento delle chiusure dei punti vendite e diminuzione del valore commerciale delle stesse edicole. Nel 2018 in provincia di Modena cessano ad andare a fine anno ben 17 punti vendita."

Tutto ciò ha reso l’Accordo Nazionale con la Fieg, che regola i rapporti tra editori ed edicolanti, firmato nel 2005 e scaduto da 10 anni, inadeguato ed obsoleto alla realtà attuale.  Per questo le organizzazioni sindacali dei giornalai hanno presentato nel dicembre 2017 una piattaforma che potesse riequilibrare la remunerazione per la vendita dei prodotti editoriali a favore delle edicole. La trattativa non è però mai realmente partita. 

Da subito il Sinagi proclama inoltre altre iniziative di protesta: 

  • astenersi dalla esposizione di qualsiasi tipo di locandina (quotidiani, periodici, ecc…); 
  • non compiegare nei quotidiani gli inserti gratuiti degli stessi limitandosi a metterli a disposizione dei clienti; 
  • esporre in punti NON attenzionali dell'edicola i prodotti editoriali oggetto di cut-price. 

Il Sinagi chiede infatti al Governo che quando si affronta il tema del sostegno al mondo editoriale si tenga presente che all’interno della filiera distributiva le edicole e i distributori locali non hanno mai ricevuto finanziamenti nonostante il loro ruolo fondamentale. Gli aiuti si sono sempre fermati all’editore. Il Sinagi chiede inoltre al Governo la convocazione della Conferenza Stato-Regioni per la concreta attuazione della legge 50 del giugno 2017 che all’interno dell’art.64 modifica varie norme sulla distribuzione e vendita dei prodotti editoriali, a cominciare dalla programmazione territoriale delle nuove aperture dei punti vendita, i criteri di liberalizzazione degli orari, l’ampliamento delle offerte merceologiche e dei servizi, ecc... 

Il Sinagi chiama in causa anche gli Enti locali, e chiede ai Comuni modenesi agevolazioni sul piano fiscale/economico, come previsto  dall’Accordo Anci-Organizzazioni Sindacali degli Edicolanti del 4/12/2018, per evitare la chiusura dei punti di vendita della stampa, importanti presidi del territorio, sia centrale che periferico, e a sostegno del diritto d’informazione.  Il Sinagi chiede ai Comuni l’estensione delle convenzioni già attuate, e lo studio di tutte le possibili sinergie con le edicole vista la loro capillarità e la fascia estesa di apertura dei punti vendita,  nonché la naturale predisposizione ad essere punti di riferimento per i cittadini. 

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