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Cooperative edili, SICREA Group sbarca anche in Toscana

Il progetto cooperativo per il new deal dell’edilizia porta l'azienda Reggiana e Modenese in terra fiorentina, con l'obiettivo ormai concreto di diventare la terza forza del settore su tutto il territorio nazionale

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione di #coopincostruzione, il progetto costruito insieme a Cooperativa l’Avvenire 1921 di Montelupo Fiorentino (FI) che aggiunge un nuovo capitolo alla storia di SICREA Group. Un progetto industriale che oggi si consolida sul territorio nazionale e trova nuova spinta - con la nascita di Sicrea Toscana all’interno del Gruppo - nella conquista di un asse tosco-emiliano per lo sviluppo dell’attività sull’intero territorio nazionale.

L’arrivo delle esperienze umane e professionali di CL’A per il Gruppo emiliano - e la nascita di Sicrea Toscana all’interno del Gruppo - è un importante rafforzamento sul piano strategico ma non solo: la nascita di #Coopincostruzione, che arriva dopo circa un anno di studio del mercato e delle sue prospettive, rappresenta con orgoglio il ripristino della presenza cooperativa dentro un settore strategico, quello delle costruzioni, che il Gruppo ritiene sostanziale per la ripartenza del paese. 

Il piano triennale di sviluppo prevede nel 2020 ricavi annuali superiori a 160 milioni, con una quota in aumento del lavoro all’estero. Per volumi di fatturato, si gettano oggi le basi per la nascita del terzo soggetto cooperativo italiano del settore delle costruzioni. Presente con i propri cantieri in 14 regioni italiane, SICREA Group manterrà sede e centro operativo tra Modena e Reggio Emilia e troverà a Empoli (negli spazi di HUB 1000 SRL, Terrafino)  una nuova unità territoriale. A Roma ha sede l’ufficio commerciale, mentre è in previsione l’apertura di una seconda unità territoriale a Potenza che servirà il Sud Italia. 

Il progetto di aggregazione è interprete di un’attenta analisi delle trasformazioni del mercato di riferimento segnato da un passaggio epocale: dagli appalti tradizionali a quelli complessi, ovvero quelli in cui vi è una somma di lavori e servizi correlati alla successiva gestione del costruito. E’ in questo senso che #coopincostruzione intende essere una risposta a questo new deal dell’edilizia che guarda tanto alle specializzazioni quanto all’ingegneria civile infrastrutturale e alla capacità di saper affrontare appalti complessi, un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato.

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