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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Castelnuovo Rangone

Distretto carni, la Cgil lancia un nuovo allarme e chiama i sindaci

Il sindacato si mobilita in massa per il contrasto alle irregolarità nel difficile comparto della lavorazione delle carni di Castelnuovo e Castelvetro. Aumenterà la presenza dei funzionari sindacali

"È ormai una situazione intollerabile" quella del settore della lavorazione delle carni a Modena e dintorni, tra "sfruttamento dei lavoratori, non applicazione dei contratti di riferimento, presenza di appalti non genuini, proliferare di cooperative spurie che chiudono e aprono dalla mattina alla sera, rischi di infiltrazioni malavitose negli appalti e di frodi alimentari". 

La Cgil ri-attiva dunque la sua 'macchinà per cercare di sensibilizzare, di più e meglio, sul delicato comparto delle carni, dopo le denunce di questi anni e l'avvio di un tavolo provinciale ad hoc con le Istituzioni, al momento un po' fermo. Il sindacato, adesso, assicura di voler tornare in campo a livello sia territoriale sia regionale per difendere i lavoratori in ballo: "La Cgil rafforza la propria presenza con un investimento non banale, per migliorare la rappresentanza e creare un rapporto più stretto e diretto con i bisogni dei lavoratori", assicura oggi in conferenza stampa, al fianco dei colleghi di categoria del distretto di Vignola, il segretario della Cgil modenese Tania Scacchetti. 

Se il comparto vignolese delle carni conta tuttora 250 aziende e 5.000 addetti, di cui 1.500 impegnati negli appalti, la Cgil mira a istituire la figura del delegato di sito, "per unificare e rappresentare le condizioni di tutti i lavoratori", e di aumentare la presenza dei funzionari sindacali nella sede di Castelnuovo Rangone, la prima zona seguita e nota per la presenza della ditta Castelfrigo. Ma il sindacato annuncia anche "postazioni mobili per raggiungere i lavoratori direttamente sul posto di lavoro" e "per creare una regia comune nelle varie vertenze". Il tutto coinvolgendo sindaci e Consigli comunali verso la "ripresa del tavolo provinciale delle carni" e "l'attivazione di un tavolo regionale".

(DIRE)

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